Whoopi Goldberg, pseudonimo di Caryn Elaine Johnson, spegne oggi 63 candeline!

Oltre ad essere famosa come attrice, Whoopi in realtà è anche un’apprezzata doppiatrice, scrittrice, produttrice cinematografica e attivista statunitense. Figura come una delle 12 persone ad aver conseguito un EGOT, cioè ad aver vinto un Emmy, un Grammy, un Oscar ed un Tony Award.

Ha vinto l’Oscar alla miglior attrice non protagonista per Ghost – Fantasma (1990) e ha precedentemente ricevuto una candidatura come miglior attrice protagonista per Il colore viola. La Goldberg è stata la seconda donna afroamericana ad aver vinto un premio Oscar dopo Hattie McDaniel.

Gli esordi

Whoopi si avvicina ai palcoscenici già dall’età di otto anni; appassionata della serie televisiva Star Trek, capisce guardando Nichelle Nichols che il suo futuro è nella recitazione, tanto che all’inizio degli anni settanta abbandona la scuola per partecipare ai musical di Broadway. Dopo un periodo passato a combattere problemi di droga, nel 1973 sposa Alvin Martin (l’assistente sociale che la cura dalla tossicodipendenza) con cui ha anche una figlia, la sua unica. Dopo il divorzio da Martin nel 1979 si trasferisce a San Diego con la figlia, dove per mantenersi lavora come muratore, lavapiatti e truccatrice per un’azienda di pompe funebri. Nel frattempo cambia il nome in Whoopi e assume il cognome della madre: il suo nome d’arte è tratto dall’espressione: whoopee cushion (oggetto usato per riprodurre il suono della flatulenza). Una donna infatti le aveva detto: “se fossi tua madre ti chiamerei Whoopi perché quando sei triste emetti un suono simile a quello di un whoopee cushion”. Quelli che avevano ascoltato queste parole iniziarono quindi a chiamarla Whoopi. 

Il successo

All’inizio degli anni ottanta Whoopi riesce a farsi notare a Broadway, dove cattura l’attenzione di Steven Spielberg, il quale nel 1985 le offre la parte di protagonista in Il colore viola. Con questa parte e si aggiudica subito diversi riconoscimenti, tra i quali un Golden Globe e la nomination agli Oscar come miglior attrice.

Tra i protagonisti del video musicale di Michael Jackson Liberian Girl, nel 1990 la Goldberg si aggiudica il secondo Golden Globe, vince un Saturn Award per la miglior attrice non protagonista e riceve l’Oscar come miglior attrice non protagonista per per Ghost – Fantasma . Il personaggio della sensitiva Oda Mae Brown ottiene consensi di critica e pubblico, tanto che nel 2008 Premiere Magazine la classifica al 95° tra le cento più grandi interpretazioni di tutti i tempi.

Nel 1992, con I protagonisti Sister Act – Una svitata in abito da suora (per il quale si aggiudica una nomination ai Golden Globe) accresce il suo successo. L’affetto del pubblico per Whoopi Goldberg si vede proprio grazie a Sister Act, che per otto mesi, si rivela uno dei VHS più venduti e richiesti. Nel 1993 reinterpreta il ruolo di Maria Claretta in Sister Act 2 – Più svitata che mai.

Nel 1994 è la prima donna a presentare gli Academy Awards, esperienza che ripete nel 1996, 1999 e nel 2002, aggiudicandosi anche due candidature agli Emmy Award. Ha doppiato la iena Shenzi nel cartone Il Re Leone e  e recita nei panni dell’ironica governante in Una moglie per papà. In televisione recita come guest star (nel doppio ruolo di se stessa e di una fotografa di cani) in due episodi della sitcom La tata.

Meno fortunato per il versante cinematografico il terzo millennio, dove gli unici film degni di nota sono Rat Race e Star Trek – La nemesi. In compenso ottiene ottimi successi con la televisione ed il teatro. Da citare il piccolo ruolo nella 3° e 4° stagione della nota serie Glee, dove interpreta Carmen Tibideaux, preside della Nyada

Da sempre in prima linea per i diritti e i doveri degli omosessuali (nel 1996 assieme ad altri colleghi partecipa al documentario che narra l’omosessualità nella storia del cinema, Lo schermo velato) nel 1999 viene premiata dalla comunità gay con il Gay & Lesbian Alliance Against Defamation.

È diventata nonna nel 1989, all’età di 34 anni, quando la figlia Alex ha avuto il primo figlio. Nel 2014, all’età di 59 anni, è divenuta bisnonna di Charlie Rose. 

Sister Act 3?

Dalle ultime fonti emerge che la Disney stia lavorando a un nuovo film su Sister Act: il progetto non sarà un sequel bensì un reboot con una rivisitazione completamente nuova della storia. A confermarlo è stata la stessa Whoopi Goldberg durante una recente intervista rilasciata a Good Morning Britain in cui ha annunciato che sarà presente nel film ma solo per un breve cameo

La Goldberg ha ammesso di aver provato a convincere i vertici Disney a cambiare idea e realizzare un terzo capitolo della saga ma i suoi tentativi sono rimasti inascoltati in quanto i piani della nota casa di produzione americana sono altri. Queste le parole dell’attrice:

Abbiamo girato per tutta Disney come supplicanti. Hanno deciso che con Sister Act andranno in una direzione diversa. Quindi non sarà Sister Act 3, ma sarà una nuovissima versione di Sister Act, e immagino che apparirò in una scena ed è così che diranno che ne ho fatto parte.