Il film

Diretto da Peter Weir, The Truman Show è un film surreale e tristemente attuale, ed è la prova di maturità di Jim Carrey in un ruolo drammatico. Uscito nel 1998 il film è stato candidato a tre Premi Oscar nel 1999 e premiato con tre BAFTA e altrettanti Golden Globe. Uno dei capolavori degli anni ’90.

La trama

Il protagonista della vicenda è Truman Burbank (Jim Carrey), che trascorre la sua esistenza nell’idilliaco isolotto di Seahaven. Nonostante l’apparente serenità, l’uomo prova un sentimento di angosciante insofferenza per la sua vita e, con il passare del tempo, il senso di estraniazione lo costringe a dubitare di tutto.
Truman è molto amato dai genitori, della moglie Meryl (Laura Linney) e dell’amico Marlon (Noah Emmerich), ma percepisce una differenza sempre più netta tra le sue reazioni emotive e quelle delle persone a lui care.
Quando si verificano una serie di circostanze del tutto atipiche, Truman decide di indagare sul suo passato, ma la consultazione dei vecchi album di famiglia non fa che confonderlo. Un pensiero, in particolare, continua a tormentarlo. Anni prima, Truman aveva fatto la conoscenza di Lauren (Natascha McElhone) della quale si era innamorato a prima vista.
La ragazza sembrava sul punto di rivelargli qualcosa di fondamentale, ma non aveva il permesso di rivolgergli parola. Dopo aver suscitato la curiosità di Truman, Lauren scomparì improvvisamente e in città tutti si dicevano certi che fosse affetta da schizofrenia e si fosse trasferita sulle isole Figi.
Nonostante il terrore dell’acqua, Truman desidera allontanarsi dall’illusoria isola e decide di avventurarsi nel mare. Qui, finalmente, apprenderà l’assurda e scioccante verità sulla sua intera esistenza.

La scena improvvisata

La celebre scena del film in cui Jim Carrey disegna lo specchio con il sapone e si comporta in maniera strana fu completamente improvvisata dall’attore. In un altro ciak, invece che la tuta da astronauta,  ha disegnato lunghi capelli ricci e un vestito (sempre sullo specchio). E proprio questa scena è diventata tra le più famose ed iconiche del film:

La sequenza tagliata

Una scena della sceneggiatura originale (riscritta poi ben 16 volte!) parla di una scena di stupro finta, inscenata dai residenti/attori. Ovviamente pianificata per farla vedere a Truman per vedere la reazione.

Nella scena però il nostro protagonista non va ad aiutare l’attrice che sta per essere violentata e se ne va. Quando se ne va, gli attori e l’attrice tornano alla normalità ed esprimono meraviglia per come non abbia cercato di aiutarla, o anche solo di fare qualcosa al riguardo.

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