Tre uomini e una gamba è più di un film, ma l’inizio di qualcosa. È il cinema italiano che abbraccia con affetto un trio cresciuto tra palchi e tv, e ne consacra il talento. 

E’ il 31 luglio. Aldo, Giovanni e Giacomo partono per raggiungere le loro famiglie in vacanza in Puglia. Aldo e Giovanni sono sposati con due sorelle, Giacomo è fidanzato con la terza e il matrimonio è previsto due giorni dopo proprio in Puglia. I tre lavorano in un negozio a Milano di proprietà del suocero, un volgare arricchito che li tiranneggia. Sulla macchina, insieme ai bagagli, i tre caricano un oggetto tanto ingombrante quanto prezioso: una gamba di legno, ultima fatica del celebre scultore americano Gerpez, da portare al suocero. Il viaggio comincia ma è costellato da incidenti e soste impreviste.

Il film del 1997, entrato ormai nella storia del nostro cinema, nasconde molte curiosità (che vi raccontiamo nello specifico QUI).

Una di queste riguarda le famose scene in macchina, con quell’inquadratura del trio ormai storica: storica perchè verrà riproposta anche in loro altri film, diventato quasi una specie di firma. Il trio in viaggio. Durante un’intervista promozionale del film “Odio l’Estate” (Ve ne parliamo QUI), Giacomino ha però ricordato quei momenti in macchina come uno stress da girare.

Racconta ad Amica.it:

Personalmente le scene in macchina (in Odio L’Estate) le ho vissute con estremo sollievo, soprattutto tecnico. Quando abbiamo fatto Tre Uomini e una Gamba invece, nel 1997, avevamo dei fari da 50.000 watt negli occhi. Per recitare dovevano metterti il collirio continuamente, altrimenti era impossibile. Oggi invece abbiamo strumenti prodigiosi che ti permettono di recitare tranquillamente.

Dopo questa dichiarazione, vi lasciamo con una delle sequenze del film. In macchina. Magari non era questo il caso del collirio, ma ci fa tanto ridere.