Un anno dopo Sognando la California, Carlo Vanzina diresse un altro film molto amato e ricordato ancora oggi, soprattutto da pubblico femminile: Piccolo grande amore, con protagonisti Raoul Bova e Barbara Snellenburg.

Il film

La principessa Sofia è una giovane fanciulla, orfana di madre, che sta per spostare il principe Frederich per volere di suo padre: si tratta infatti di un matrimonio senza amore, da cui la ragazza scappa. Si ritrova in un villaggio sardo, dove si fa assumere come barista. Qui conoscerà l’affascinante Marco, istruttore di surf, del quale si innamora. Dopo qualche giorno dall’inizio delle ricerche da parte della sua famiglia, Sofia viene rapita da un gruppo di uomini. Marco la salva, ma le cose si complicano particolarmente quando l’identità dei rapitori viene scoperta.

Un cast internazionale, ma che problemi il doppiaggio!

Nel libro Carlo & Enrico Vanzina. Artigiani del cinema popolare di Rocco Moccagatta Carlo ed Enrico Vanzina dedicano un capitolo a Piccolo grande amore, raccontando alcuni interessanti retroscena sul cast.

Carlo Vanzina ha raccontato:

L’abbiamo prodotto direttamente noi con Medusa, con l’idea di venderlo sul mercato internazionale, e per questo fu girato in inglese, con una parte del cast reclutata in Regno Unito. Avevamo anche pensato a un titolo per l’estero, Pretty Princess, con un occhio a Pretty Woman, ma non se lo filò nessuno. Fortunatamente andò molto bene in Italia, e continua a essere proposto in tv, come un evergreen per il suo pubblico di ragazzine, soprattutto su Italia 1, dove circolava anche una versione più lunga che ci hanno chiesto per ammortizzare i costi.

Sul cast:

C: Abbiamo avuto la fortuna di poter scritturare David Warner e Susannah York, direttamente da Tom Jones. D’altronde eravamo produttori di noi stessi. Per questo il cast era pieno di bravissimi attori inglesi, anche di teatro: c’era Paul Freeman, che aveva fatto il primo Indiana Jones, c’era questa caratterista, Liz Smith, che interpretava una svampitissima regina madre. La principessa all’inizio avrebbe dovuto essere Patsy Kensit.

E: La scuola di recitazione inglese era fenomenale. Con i cast britannici siamo sempre stati molto fortunati, vista la loro qualità medio-alta. In South Kensington ci siamo trovati nel film una giovanissima Sienna Miller al primo film. Piccolo grande amore andrebbe visto in inglese, per essere apprezzato davvero.

C: Italiani a parte, che recitavano pure loro in inglese, ma erano spesso una nota stonata, nel vero senso del termine. Altri problemi sorsero al momento del doppiaggio: i grandi attori inglesi potevano contare sui nostri migliori doppiatori, gli italiani dovevano auto doppiarsi. Bova, che pure si impegnava molto, non ci riusciva, e allora, con molto tatto, gli ho proposto di farsi doppiare.

 

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