Il film

Uscito nel 1969 si tratta del sesto film della saga di James Bond. Tratto dall’omonimo romanzo di Ian Fleming, è interpretato da George Lazenby, Diana Rigg, Telly Savalas e Gabriele Ferzetti. È il primo episodio senza la partecipazione di Sean Connery.

La trama

James Bond insegue la bella contessa Tracy Di Vicenzo e la salva dal suicidio, ma viene aggredito da alcuni scagnozzi del padre della ragazza, Draco, capo dell’organizzazione criminale Unione Corsa. Bond incomincia a interessarsi alla donna salvandola anche al casinò, quando Tracy perde una forte somma che non può pagare; per ringraziarlo la donna invita 007 nella sua stanza, dove tuttavia un sicario tenta di aggredire nuovamente la spia. Dopo averlo sconfitto, Bond cerca Tracy e la trova nella sua stanza con in mano una pistola; 007 la disarma e le chiede chi sia l’uomo nella sua stanza, domanda alla quale la donna però non sa rispondere. Passata la notte insieme, la mattina dopo Bond si accorge che Tracy è andata via lasciando nel comodino delle fiche equivalenti al suo debito, ma gli ha sottratto la pistola.

Quando 007 lascia l’hotel, viene rapito dagli uomini di Draco e portato a casa sua: lì il boss dell’Unione Corsa gli propone un milione di sterline se si prenderà cura della donna e la porterà all’altare; 007 accetta solo se Draco lo aiuterà a rintracciare Ernst Stavro Blofeld, il diabolico capo della SPECTRE sparito da qualche tempo…

Il furbo George

La scelta finale post Sean Connery fu quella di George Lazenby, un fotomodello australiano ancora sconosciuto al grande pubblico. Il tutto però nacque un po’ per caso: dopo essersi assicurato un abito ordinato ma non ritirato da Sir Sean Connery e aver ottenuto un Rolex e un taglio di capelli come lui, George Lazenby si è fatto strada incontrando il produttore Albert R. Broccoli, il produttore Harry Saltzman e il regista Peter R. Hunt. Dopo aver bluffato durante l’incontro affermando falsamente di avere ampi crediti di recitazione, riuscì ad assicurarsi il provino. Lazenby confessò poi ad Hunt che si era inventato tutto e che non era un attore. Hunt rise e gli disse: “Sei appena entrato qui e sei riuscito a ingannare due dei bastardi più spietati del settore. Sei un attore”.

L’idea per il pubblico

I produttori originariamente intendevano spiegare il cambiamento dell’attore principale facendo dire a Bond di essersi sottoposto ad un intervento di chirurgia plastica perché la sua “vecchia” faccia era ormai troppo conosciuta dalle spie e dai terroristi stranieri per poterla usare sotto copertura. Idea poi scartata.


Un brutto clima

Per Lazenby incominciò un breve periodo di fama, in cui cercò di imitare nello stile il suo predecessore Connery, tuttavia con scarso successo e apprezzamento da parte di critica e pubblico, tanto da cominciare ad assumere un comportamento indisciplinato, mettendo a dura prova la pazienza di Cubby Broccoli: si assenta da un party organizzato dalla moglie di questi, Dana, va a sciare di nascosto e in Portogallo si diverte a inseguire a cavallo Bernard Lee, facendolo cadere terrorizzato in un roseto ferendosi a una gamba.

George Lazenby partecipò alla premiere dopo essersi fatto crescere una folta barba e capelli lunghi fino alle spalle. Questo venne visto da alcuni come una protesta contro i produttori, sabotando intenzionalmente il suo futuro nel franchise cinematografico.

La fine

Infatti nonostante i buoni incassi e la discreta prova di Lazenby, il nuovo protagonista non volle onorare il suo impegno a partecipare a ulteriori film (anche se aveva firmato il contratto per uno solo) e quindi i produttori si adoperarono per far tornare Connery nell’episodio successivo, Agente 007 – Una cascata di diamanti. Gli era stata persino pagata una rata iniziale che ha poi rimborsato. Si è saputo in seguito delle difficoltà incontrate da Lazenby durante la lavorazione del film, pare dovute a contrasti anche con il regista Peter Hunt, che si rifiutava addirittura di parlare direttamente con lui. Eccolo oggi: