Ospite del podcast “Mamma Dilettante”, Alena Seredova racconta il suo rapporto con Lollo, Dado e Vivi, i suoi tre figli, spiegando anche i motivi per cui non crede nelle famiglie allargate:
“Non mi piace. Io non potrei starci a una tavolata di Natale tutti insieme, perché non sarei onesta, non sarei io. Dipende come le persone si conoscono, si lasciano, perché finisce quella famiglia. Io non ce la farei. Neanche dopo tanti anni, perché non ne sento il bisogno. Quando erano ragazzi piccoli, lo avrei trovato anche confusionale perché, secondo me, se da un giorno all’altro uno dei genitori se ne va e crea un’altra famiglia, ora possiamo dire che la situazione è stata gestita egregiamente grazie a me, ma c’è stato uno strascico, c’è stato un dispiacere sui ragazzi. Per i nostri figli, è molto più sano così piuttosto che stare tutti insieme coi sorrisi stretti, a regalarsi pantofole e borse dell’acqua calda”.
La separazione ha fatto parte del suo cambiamento come donna, come ha spiegato:
“Le donne dei calciatori sono spesso sole. Io, nel mio, ho sempre fatto cose con i miei ragazzi. Ho sempre viaggiato con loro, li ho portati ovunque, non mi sono mai fermata e li ho portati ovunque, sia per stare vicino al padre e sia per fargli godere anche il bello di quell’ambiente”.
E sui figli:
“Ero chiamata la ‘furia ceca’, perché ero molto fumantina. Ma la maturità mi ha calmato. I miei figli? Parlano tutti ceco, lo capiscono, perché i miei genitori hanno imparato un po’ l’italiano ma poco, si esprimono in ceco. Per capire i nonni, i miei ragazzi conoscono il ceco. La più piccolina è la più brava”.
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