In un’intervista a “La Stampa”, Amanda Lear ha ricordato il legame fortissimo con il genio della pittura mondiale Salvador Dalì:

“Ho fatto parte del suo più stretto giro di amici per anni. Mi ha fatto conoscere tante personalità diverse, da Onassis a Warhol. Lo trovavo non bello e anche un po’ ridicolo. Ma era anche affascinante, magnetico, intelligente, ironico e divertente. Seppure animato da un machismo tutto spagnolo. All’inizio tra noi furono scintille”.

Amanda Lear ha quindi spiegato il motivo:

“Gli venni presentata e gli dissi che eravamo colleghi, che anch’io dipingevo. Non gradì. Mi disse poi che la pittura era arte solo maschile. Un po’ me la presi, ma avevo 17 anni e lui era un genio. Quello che diceva era oro colato. Subito mi impose di non sottoporgli mai i miei quadri. Un giorno, dopo anni, lo feci: “Non male… per una donna”, ammise”.

Tra gli aneddoti più curiosi quello legato a Yoko Ono, compagna di John Lennon:

“Non so perché tutti la odiassero e avessero deciso che era colpa sua se i Beatles si erano sciolti. Ricordo che offrì a Dalì un sacco di soldi per un pelo dei suoi baffi. Il Maestro era diffidente, non voleva. “Dicono sia una strega. Con i peli si possono fare filtri e malefici”. “Ma sono tanti soldi”, gli feci osservare. Così prese in giardino il filo secco e annerito di un fiore, lo mise in una bella scatolina e glielo fece avere. Si divertì molto di quell’imbroglio”.