Ha pagato 50.000 euro credendo di aver acquistato direttamente da Angelina Jolie un suo fuoristrada ma era una truffa. E’ quello che è accaduto ad un uomo di La Spezia sulla quarantina come ha spiegato Alessandro De Nanni della Polizia Postale, che in questi giorni sta organizzando un tour informativo rivolto alla cittadinanza, dalle scuole ai centri per anziani:

“Ha iniziato a chattare tramite Facebook con un sedicente profilo dell’attrice americana, che a un certo punto ha proposto di vendergli la propria autovettura, mandando anche un video dell’imbarco sulla nave che l’avrebbe recapitata in Italia. Ovviamente si trattava di una truffa”.

Come riferisce nel dettaglio “La Nazione”, non c’era, dunque, Angelina Jolie dietro a quel profilo Messenger, ma “dei truffatori del Centro-Africa, che una volta intascati i soldi, sono spariti”. Il crimine informatico è in continua evoluzione, come spiega De Nanni:

“Il crimine informatico si va specializzando ed è in continua evoluzione. Dal classico messaggino telefonico che invita a cliccare su un link bancario e a inserire i dati del proprio conto, che vengono poi rubati informaticamente, fino allo spoofing, ovvero un sistema che permette di clonare un numero di telefono conosciuto, per esempio quello della questura, per spingere l’ignara vittima a fidarsi dell’interlocutore”.