A 60 anni da “Una lacrima sul viso” il cantante si racconta a Oggi, tra cause e processi per vedersi riconosciuto come autore del brano e qualche sassolino nella scarpa. Colpito da un’improvvisa afonia, Bobby si esibì in playback, fuori gara. Lo stesso artista accusati di sotterfugi per godere comunque della platea televisiva:

«Niente di tutto questo, io ero troppo ingenuo e sprovveduto per poter immaginare chissà quale piano. Nessuna furbizia, ma proprio un blocco fisico e nervoso che mi ha ammutolito: davanti al microfono mi uscì qualcosa che pareva un lamento e i medici dissero che non potevo cantare»,

 Il cantante racconta anche i trent’anni di cause e processi per vedersi riconosciuto come autore del brano («La musica era mia, mentre il testo lo scrisse Mogol, in macchina, al massimo in 15 minuti. Per l’età non ero iscritto alla Siae, così in origine il mio nome non figurò»). E rivela: «Ogni anno mando una canzone, ma non mi prendono».

fonte OGGI