La cantante Anna Oxa, nel corso di un’intervista al Corriere della Sera, ricorda la sua vittoria al Festival di Sanremo quando aveva soltanto 16 anni con il brano “Un’emozione da poco”:

“Già a 16 anni ho vinto Sanremo Giovani con Un’emozione da poco e con un’immagine punk, e poi ho cambiato, ma tanti mi dicevano di restare uguale perché, se no, il pubblico poteva rimanerci male. Io, invece, ho sempre saputo che devi essere ciò che sei”.

E poi prosegue, affermando di non essere una “diva peccaminosa”:

“Non avendo una mente peccaminosa, non mi sono mai vista tale. Le tante cose che si sono viste dipendono dalla mente di chi guardava. Di sicuro, in me, non ho mai avvertito volgarità”.

La cantante poi continua, ricordando la sua infanzia:

 “Io vedevo solo la strada di casa e il cortile, e cantavo. Ero innocente, pulita e, se oggi mi posso fare certe domande sull’esistenza, è grazie a quella bimba che è venuta passo passo con me, che suona con me”.

E poi aggiunge:

“Ho conosciuto un maestro di musica e, fra i 13 o i 14 anni, ho iniziato coi pianobar, portando un repertorio anche degli anni Venti. Nel tempo, ho avuto la capacità di avere più timbri e più suoni, come se avessi percorso le etnie, forse perché nasco con nonno imam albanese, nonna turca, mamma italiana. I suoni emergevano come quando, dalle cascate, si formano altri rigoli di acqua che prima non c’erano”.

Fonte: Oggi

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