Biagio Antonacci è stato intervistato dal Corriere dove ha raccontato alcuni aneddoti sul suo passato e sulla sua carriera. Uno di questi è stato su Simone Cristicchi che scrisse “Vorrei cantare come Biagio Antonacci” nel 2005:

Come l’ha presa «Vorrei cantare come Biagio» di Cristicchi?

«All’epoca lui faceva pianobar e venne a chiedermi il permesso a un concerto a Roma. Gli dissi: se vai sul palco stasera davanti a ottomila persone potrai farla. Da quel momento non ho più sentito da parte sua un gesto carino, per una canzone che è tuttora il suo piu grande successo. Io vivo di gesti, di empatia umana, il riconoscimento che sta in una parola: uno deve dire grazie sempre. Io poi esagero, dico sempre grazie a chiunque, anche a sproposito».

Con il Festival di Sanremo ha avuto un rapporto deludente…

«Una parte di me dice: fa’ una canzone bella e vai. Un’altra dice: lascia stare, devi essere giudicato, entri in una classifica… Fino a poco tempo fa non avevo dubbi: non sarei mai andato in gara. Oggi, con il lavoro di Amadeus, ti viene voglia di fare un tuffo anche se l’acqua è fredda. È il giudizio mediatico che mi frena. Ai tuoi concerti puoi anche essere al 75% e la sfanghi; lì hai 4 minuti in cui devi essere perfetto. O al massimo un imperfetto figo. Se sei il boomer imperfetto fai una figura di merda».

Il suo più grande senso di colpa?

«Quando ho deciso di non vivere più nella stessa casa con la madre dei miei primi due figli (Marianna Morandi, figlia di Gianni, ndr). Provavo un grande senso di colpa per i figli. A volte chi rimane male non rema a favore, ma poi il tempo vince, l’amore vince».

fonte CORRIERE