Nella lunghissima filmografia di Bud Spencer, uno dei tanti titoli al quale siamo tutti rimasti molto legati è Bomber, il film del 1982 diretto da Michele Lupo che vede protagonista Bud al fianco di Jerry Calà.

Michele Lupo aveva già lavorato con Bud Spencer in altre pellicole, tra cui Lo chiamavano Bulldozer e Uno sceriffo extraterrestre… poco extra e molto terrestre. Proprio con la prima pellicola possiamo trovare forti affinità: il regista ripropone Bud Spencer nei panni del possente marinaio, già attivo in Lo chiamavano Bulldozer, sebbene lì si trattasse di un ex giocatore di football americano. La trama dei due film, inoltre, a parte la scelta dello sport che fa da sfondo, ha quasi tutto in comune: l’ambientazione e le location toscane (Marina di Pisa, Tirrenia, Pisa e Livorno), la locanda del porto, gli antagonisti e i militari statunitensi, i soprusi ai danni di un gruppo di italiani, l’evento sportivo come riscatto dalle angherie, il protagonista che vive in una barca, e sul set alcuni degli attori di Lo chiamavano Bulldozer: Nando Paone, Ottaviano Dell’Acqua, Piero Del Papa e Pietro Torrisi.

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Trama Bomber

Bud Graziano, alias Bomber, vecchia gloria del pugilato, lavora su una vecchia barca logorata come capitano. La sua barca è destinata alla demolizione, così si ritrova senza lavoro e senza un tetto. Bud incontra sulla sua strada Jerry, giovane proprietario di una palestra frequentata da personaggi pittoreschi, che praticano la boxe con scarsi risultati, salvandolo da loschi figuri che vogliono picchiarlo e rivelando così la sua natura di pugile. Grazie all’aiuto di sua sorella Susanna e con l’offerta di vitto e alloggio, Jerry convince Bud a trovare un pugile per un imminente incontro contro un atleta della palestra di Rosco Dunn, un “sergentone americano” dedito a mille loschi traffici, che vince con l’inganno e incute paura a chi lo sfida.

Il rapporto tra Jerry Calà e Bud Spencer

Jerry Calà ha raccontato molte volte aneddoti legati alla sua amicizia con Bud Spencer nata con Bomber. In primis, che fu lui a spingerlo a lasciare i I Gatti di Vicolo Miracoli per concentrarsi sulla sua carriera d’attore. Un altro aneddoto raccontato riguarda i problemi di vista che affliggevano il povero Bud e un simpatico racconto di come una volta rifiutò un suo passaggio. Ecco le parole di Calà, tratte da un suo post su Facebook:

«Ricordo che Bud ci vedeva pochissimo, portava gli occhiali, ma sul set non poteva tenerli, quindi mi diceva: “Jerry, quando l’aiuto regista dà il segnale, tu dammi un colpetto sulla gamba e io parto!».

Lui era anche un pilota di aerei, aveva un suo velivolo e una sua compagnia aerea. Nel weekend si interrompevano le riprese e chi voleva tornava a casa, visto che andavamo entrambi a Roma volle darmi un passaggio sul suo aereo, conoscendo la sua miopia mi guardai bene dall’accettare e decisi di rimanere a Tirrenia dove giravamo il film, ma a Roma avevo da fare, così andai all’aeroporto di Pisa a prendere un normale aereo di linea. Purtroppo quell’aeroporto era fatto in modo tale che il percorso per i voli di linea fosse parallelo a quello di chi andava agli aerei privati, ero al gate mentre Bud andava verso il suo aereo e mi vide, che sfiga! Me ne disse di tutti i colori! E mi disse: “Non ti fidi eh? Ma guarda che sono bravissimo come pilota!” e mi abbracciò»

Jerry ci raccontò l’aneddoto dell’aereo direttamente in una nostra chiacchierata fatta tempo fa. Ecco il video: