L’attore Carlo Verdone, nel corso di un’intervista speciale su Sky Cinema Verdone, il canale a lui dedicato per il suo 70esimo compleanno, ricorda la sua infanzia e i suoi compleanni del passato:

“Quando ero un bambino piccolo alle elementari, per il mio compleanno chiedevo sempre pistole, mi piaceva fare un’ipotetica battaglia con mio fratello. E poi ero innamorato dei film western e avere una pistola per me era il massimo…”. 

E poi continua, parlando dei suoi film e di come certe battute siano rimaste nel cuore del pubblico:

“Certe battute sono entrate nell’immaginario collettivo. E qua capisci che il film ha successo e che resterà immortale. Perché evidentemente deve aver preso un’anima che c’è e il pubblico la sente. E’ un talento che nemmeno io certe volte so spiegarmi, però è una sensibilità. Quel qualcosa di vero che funzionerà con il pubblico”. 

L’attore poi aggiunge:

“Ma quante battute vi ho dato? Ve ne ho date veramente tante. Dopo il mio cinema è andato su un’altra tonalità, sulla recitazione più raffinata. E’ come se prima tu suonavi una chitarra elettrica con distorsore e adesso suoni una chitarra acustica…”.