Tra i film più celebri della filmografia di Sergio Leone, e dell’intera storia del cinema, vi è C’era una volta in America, gangster movie dai toni epici che ha consacrato Leone come uno dei massimi autori del cinema mondiale. Malgrado lo scarso successo di pubblico alla sua uscita, con il passare degli anni il film è stato definito unanimemente come uno dei più belli di sempre, posizionandosi quasi sempre nelle classifiche dei film preferiti di pubblico e di critica. Quando pensiamo a quegli anni, a quel genere, i nomi che girano sono sempre gli stessi poiché sono i volti noti che hanno reso immortali le pellicole: De Niro, Scorsese, Al Pacino, Coppola…ed è proprio uno di questa scuola che doveva essere in C’era una volta in America: stiamo parlando di Joe Pesci.

L’attore James Woods, che nella pellicola interpreta la parte di Maximilian “Max” Bercovicz, in realtà non fu la prima scelta di Leone. All’inizio, il ruolo doveva andare proprio a Joe Pesci, ma i suoi provini non convinsero il regista che però lo voleva lo stesso nel suo progetto. Alla fine, fu proprio Pesci a scegliere d’interpretare il ruolo di Frankie Monaldi e De Niro fece il nome di Woods per quello di Bercovicz.

Frankie Monaldi è quindi la vera, grande, nascita artistica di Joe Pesci, che per la prima volta avvicina il carattere che sarà fondamentale nella sua carriera di attore. Sarà solo sei anni dopo che Scorsese porterà a compimento questo processo iniziato sotto il segno del cinema di Sergio Leone. C’era una volta in America quindi, nonostante il valore secondario del suo personaggio, si può considerare per Joe Pesci una delle tappe essenziali della fondazione della sua carriera.