Dopo aver definito fazioso il documentario sui presunti abusi sessuali compiuti da Michael JacksonCorey Feldman ha cambiato la sua idea verso i. suo vecchio amico e re del pop.




Dopo essere stato  trasmesso anche la seconda parte, Feldman pare essersi ricreduto sulle sue dichiarazioni iniziali, affermando di non poterlo più difendere. Dichiarando che




è stato un periodo emotivamente importante per me”, Feldman ha chiesto al pubblico di “mettersi nei suoi panni”.

L’attore ha poi continuato.




In quanto sostenitore generale delle vittime, diventa impossibile rimanere impassibili e non considerare almeno cosa si sta dicendo e a cosa stanno dicendo le vittime, è molto importante. Non voglio che si pensi che sono qui per difendere Michael, perché non posso farlo più. Con la coscienza pulita, non posso difendere qualcuno che viene accusato di crimini così orrendi. Ma nello stesso tempo, non sono qui nemmeno per giudicarlo, perché lui non ha fatto quelle cose a me e quella non è stata la mia esperienza. Il mio ruolo non è essere il giudice, né l’accusatore né il difensore. Ciò che posso fare è  focalizzarmi su ciò che è importante, ovvero aiutare a riformare gli statuti delle limitazioni in ogni stato, perché se possiamo farlo, allora potremmo prevenire che le cose giungano fino a questo punto».




Nella sua biografia del 2013 ha dichiarato di aver subito abusi sessuali all’epoca in cui era un ragazzino da gente che lavorava nello spettacolo.