Dalla terapia intensiva al ritorno alla normalità: il comico Lillo ha raccontato la sua malattia al Corriere.it. 

Ora è a casa e sta recuperando. Ecco un piccolo estratto

Come ha capito di essere malato?

«All’inizio ho avuto dei sintomi influenzali, infatti speravo si trattasse di influenza. Ma quando ho perso olfatto e gusto ho capito e il tampone ha confermato: ero positivo. Dopo poco ho cominciato ad avere febbre molto alta, anche a 40. E piano piano sono arrivati i problemi di respirazione. Il 26 ottobre sono stato ricoverato, sono uscito giovedì».

In un suo post aveva detto di sapere come si è contagiato. Come?

«In un modo banale ma per questo è giusto che si sappia. Semplicemente ogni tanto mi capitava di abbassare la mascherina per respirare meglio. Giusto un attimo, ma lo facevo anche quando c’era altra gente. Una cosa che ora non farei assolutamente più: se uno ha bisogno di aria allora deve allontanarsi da tutti e poi abbassarla. Basta veramente poco: è un virus super contagioso».

Si riferisce all’idea diffusa che possa fare male solo a soggetti deboli, anziani o in chi ha già patologie?

«Ecco, non è vero nulla. Io ero un uomo sano. In terapia intensiva ho visto 35enni intubati. Sicuramente se hai patologie sei svantaggiato, ma non è una regola, nel senso che puoi essere sano e sviluppare comunque una grave polmonite. La terapia intensiva era piena…».

INTERVISTA COMPLETA SU CORRIERE.IT