La storia del brano?
«L’ho scritta 5 anni fa e racconta il mio vissuto. È cambiata nel tempo. Nella prima stesura non c’era il passaggio sulla rabbia che c’è nello special perché nella mia esperienza personale quel momento è arrivata dopo e ho voluto dare risalto anche alla mia parte ferita».
Dopo così tanto tempo la riscriverebbe uguale?
«Sì, perché il testo è stato cesellato e perché la situazione di mamma è stabile. Con questa canzone però volevo raccontare più che le connotazioni medico patologiche dell’Alzheimer, il ciclo di vita di un’esperienza personale. Ho cercato l’universalità: “Io ti aiuterò” è anche uno sguardo al futuro».
Perché l’ha tenuta nel cassetto così a lungo?
«L’avevo proposta anche ad Amadeus».
È arrabbiato con lui?
«Nessuna rabbia, sono fatalista e credo che siano le canzoni a decidere quando sono pronte per gli altri. Anzi, ringrazio Amadeus per non averla scelta: nei suoi Festival sarei stato a disagio e fuori luogo».
Cristicchi: “Scrissi la canzone su mia madre 5 anni fa. Amadeus la rifiutò, ma lo ringrazio, nei suoi Festival mi sarei sentito a disagio”

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