La cantante Cristina D’Avena, in copertina su Vanity Fair per il numero dedicato al desiderio, rilascia un’intervista in cui si racconta mostrando il suo lato di “donna-bambina”, sensuale ma dolce.

Le sue parole a Vanity Fair: 

“Mi piace essere vista come un oggetto del desiderio. Nella vita mi è capitato un ruolo di bimba donna e di donna bambina: è un ossimoro strano, qualcosa che ti fa amare indistintamente da uomini e donne perché incarni la spensieratezza dell’infanzia e i chiaroscuri sensuali dell’età adulta. A me piace risvegliare il desiderio, ci gioco e mi appaga anche essere fonte di attrazione”.

 

Cristina D’Avena parla poi della pandemia e delle conseguenze che questa ha avuto sulle interazioni sociali: 

“Questa pandemia ci ha messi tutti a nudo, ci ha tolto la libertà. Non solo quella di muoverci o di lavorare. La libertà di toccare, di abbracciare, di baciare, di amare. Non puoi stringere una mano, te la devi disinfettare. Non puoi sorridere, non si vede sotto la mascherina”.

E poi continua:

“Io penso davvero che questo sia da vivere come un momento di prova. E nei momenti di prova bisogna fare soprattutto una cosa: resistere. E non perdere mai la fiducia. Nel mentre, consiglio di chiudere le porte di casa, spegnere i social, tagliare fuori tutto e tutti. E amare. Noi stessi, chi ci è vicino, chi ci ama. Perché se ci si dimentica di amare, ci si dimentica di tutto”.

Fonte: Vanity Fair