Per la rubrica “Te la ricordi?”, oggi andiamo a parlare di un’attrice italiana nota soprattutto sul finire degli anni Novanta – inizio Duemila di cui si è un po’ perso la traccia negli ultimi anni: Cristina Moglia

Nata a Roma nel 1972, Cristina Moglia è figlia e nipote d’arte e fin da subito riceve un’educazione cinematografica: suo padre è fotografo, direttore di fotografia e operatore macchina che per anni ha lavorato come operatore sub in film e documentari sul mondo marino, mentre il nonno era Renato Del Frate, direttore di fotografia, nonché uno dei tre creatori dell’AIC – Associazione Italiana Autori della Fotografia Cinematografica e suo zio Carlo Simi, grande architetto, scenografo di tutti i film di Sergio Leone, tra cui “C’era una volta in America”.

Il lavoro internazionale del padre fa sì che la famiglia debba trasferirsi prima a Los Angeles e poi a Sydney: sarà qua che Cristina decide di dedicarsi alla recitazione. Dopo gli studi presso la Lee Strasberg Theatre and Film Institute, una scuola di “method acting” che frequenta per due anni, e l’Actors Studio Center di Sydney, Cristina torna in Italia e con i suoi bellissimi occhi azzurri e capelli neri riesce a fare il suo esordio come attrice: nel 1996 vince un provino per il ruolo di Tiziana Torrisi nella serie “Un posto al sole” (all’epoca diretto da Giambattista Avellino e Gabriele Muccino) e si trasferisce a Napoli per circa un anno per lavorare sul set.

Il 1998 è un grande anno per la Moglia: recita in “Radiofreccia”, opera prima di Luciano Ligabue, un film che riceve il consenso del pubblico e della critica, venendo così lanciata sul grande schermo insieme a tanti altri giovani attori emergenti, tra i quali anche Stefano Accorsi.  Sempre nel ’98 appare nel film Il mio West diretto da Giovanni Veronesi (nel quale recitano Leonardo Pieraccioni, Harvey Keitel, David Bowie ed Alessia Marcuzzi) mentre il regista Alessandro Benvenuti le offre un ruolo nel suo “I miei più cari amici”, un film corale che la vede recitare accanto allo stesso Benvenuti, Alessandro Gassman, Gianmarco Tognazzi e Athina Cenci.

Nel 1999 recita in un’altra soap di successo, Vivere, nel ruolo di Sofia Gerardi e nel film TV I giudici – Excellent Cadavers diretto da Ricky Tognazzi. Nel 2001 entra nel cast dell’amatissima serie Distretto di Polizia, facendo il suo esordio nei panni dell’agente Valeria Ruggero a partire dal terzo episodio della seconda stagione. La Moglia rimarrà per due sole stagioni, la seconda e la terza; dopo aver avuto una liaison con il personaggio interpretato da Simone Corrente, Luca Benvenuto, Valeria Ruggero va via dal Decimo Tuscolano per diventare Ispettore.

Nel 2003 Cristina Moglia conferma il suo successo recitando in “Le valigie di Tulse Luper – La storia di Moab, diretto dal britannico Peter Greenaway e accanto a Sergio Castellitto nel film TV “Ferrari”, diretto da Carlo Carlei. Qua interpreta Laura Garello, moglie di Ferrari.

Tra il 2004 e il 2007 è la protagonista principale di un’altra serie televisiva, “La stagione dei delitti”, dove veste i panni di una giovane commissario capo con doti sensitive.

Nel 2007 torna sul grande schermo recitando in “Hermano”, per la regia di Giovanni Robbiano, dove interpreta il ruolo di una prostituta tedesca.
Negli anni a seguire Cristina Moglia alterna cinema, teatro e televisione ad un altro suo lato artistico, la pittura. Tra le sue ultime apparizioni citiamo i film Black Butterfly (2017) e Malati di sesso (2018).

Oggi ha 48 anni. Ecco alcune sue recenti foto tratte da Facebook: