Questo novembre la saga cinematografica di Harry Potter festeggia il 20° anniversario, avviato con l’uscita del primo film diretto da Chris Columbus, Harry Potter e la Pietra Filosofale. Intervistato per l’occasione da Entertainment Tonight, Daniel Radcliffe ha annunciato che purtroppo sarà molto difficile organizzare una reunion speciale:

“Al momento sono nella Repubblica Dominicana su un set e poi sarò impegnato a lavorare a tozzi e bocconi fino alla fine dell’anno”, ha detto l’attore, oggi 31enne. “Quindi, non lo so. Sono sicuro che ci sarà una celebrazione, ma non so se ci riuniremo o altro. Mi dispiace se le mie parole sono una delusione per qualcuno”.

I vent’anni della saga, composta da 8 film usciti dal 2001 al 2011, sono un’occasione per ripercorrere quanto vissuto.

“Ho davvero bei ricordi di tutte le mie scene con Gary Oldman e David Thewlis. Sono state alcune delle prime scene del terzo e del quinto film in cui ho iniziato a sentirmi un giovane uomo che stava appena iniziando a capire cosa fosse la recitazione e loro erano persone molto interessanti da avere intorno”.

Per quanto riguarda una delle sue scene preferite da girare, Daniel racconta che è avvenuta durante le riprese del quarto film, Harry Potter e il calice di fuoco, quando Harry partecipa al Torneo Tremaghi.

“Mi hanno fatto fare l’acrobazia più folle che abbia mai potuto fare. Era una caduta di 12 metri su un tetto. Ero legato, ma diciamo che ero in caduta libera. Ero assolutamente terrorizzato. Ho lavorato molto con il reparto stunt a quel punto, e mi hanno detto: ‘Puoi farlo. Vuoi provare? E io ho detto di sì. Ma poi sono salito lassù ed ero paralizzato. L’abbiamo girata tipo due o tre volte. Da allora ho capito che quelle erano circostanze speciali che solo un set come Harry Potter poteva darmi.