Intervistata dalla rivista “People”, Iman, la modella che sposò nel 1992 David Bowie, è tornata a parlare dell’amore epico vissuto col cantante scomparso nel 2016. Una storia bellissima sbocciata nel 1990 grazie ad un incontro ad una festa organizzata a Los Angeles da un amico comune, Teddy Antolin, parrucchiere e visagista di entrambi:

“Tutto accadde perché mi ero trasferita a Los Angeles per un breve periodo. Non avevo mai avuto intenzione di vivere lì. Non è uno dei miei posti preferiti. È così grande… Ma il mio destino mi chiamò a Los Angeles proprio per farmi conoscere David. È così che è iniziato tutto. Mi ha corteggiato come si deve”.

La donna racconta che rimase subito colpito dalla gentilezza del musicista:

“Durante una delle prime uscite insieme le mie sneaker si slacciarono. Lui si mise in ginocchio in mezzo alla strada, davanti a tutti, per riallacciarmele. E io pensai: ‘È quello giusto’. David era più che bello. Trasudava carisma”.

Una storia d’amore coronata con il matrimonio, uno doppio: dapprima in Svizzera, il 24 aprile del 1992 e poi nella piccolissima chiesa episcopale americana di Saint James a Firenze il 6 giugno successivo. I neosposi vivono fra New York e Londra, e nel 2000 la loro felicità raggiunge il culmine quando nasce la loro unica figlia Alexandria Zhara:

“Ci sono giorni più difficili di altri. Ma i ricordi sono tutti bellissimi. No, non mi sposerò di nuovo. Mi sento ancora sposata. Qualcuno qualche anno fa si riferì a David come al mio defunto marito. Io dissi: ‘No, non è il mio defunto marito. È mio marito.’ Sento decisamente la sua presenza, specialmente quando nella nostra casa di campagna guardo gli spettacolari tramonti che lui amava tanto. Attraverso la mia memoria, attraverso il mio amore, David è ancora vivo.”