Subito dopo aver ricevuto il vaccino Eric Clapton ha affidato il suo sfogo a una lettera inviata a un suo amico italiano, l’architetto (e attivista anti-lockdown) Robin Monotti Graziadei. Nella lettera inviata su Telegram, il musicista ha illustrato all’amico gli effetti sul suo corpo del vaccino AstraZeneca. Ecco la lettera riportata dal sito Repubblica.it.

“Ho preso la prima dose di AZ e ho subito avvertito un malessere e reazioni che sono continuate per dieci giorni. Alla fine mi sono ripreso e mi è stato detto che per la seconda dose avrei dovuto aspettare dodici settimane. Circa sei settimane dopo mi è stata offerta la seconda dose che ho accettato, anche se con un poco più di consapevolezza circa i pericoli della vaccinazione. Inutile dire che anche stavolta le reazioni sono state disastrose, con mani e piedi congelati, intorpiditi o brucianti, fuori uso per due settimane, ho anche temuto di non riuscire più a suonare per il resto della vita, (soffro di neuropatia periferica e non avrei mai dovuto avvicinarmi a un ago). Ma la propaganda ha sempre continuato a dire che il vaccino è sicuro per tutti”.

L’anno scorso Eric Clapton insieme all’amico e collega Van Morrison, anche lui molto scettico nei confronti delle misure contro il lockdown, per realizzare il brano Stand and Deliver, una delle tante canzoni scritte e interpretate da Morrison per protestare contro le misure prese dal governo del Regno Unito per contrastare e combattere il Covid-19.