Così Carlo Verdone ha voluto ricordare Franco Battiato con un post su Facebook, un cantante unico e meraviglioso che con la sua musica ha esplorato vette di bellezza raramente raggiunte.

La scomparsa di Franco Battiato è un dolore immenso. Non è stato solo un grande sperimentatore coraggioso fin dagli inizi della sua carriera, ma con il tempo si è sempre di più avvicinato ad una dimensione mistica, più vicina all’oriente che non all’occidente.

Ammirevole e commovente il suo concerto in Iraq, con un’orchestra spesso priva di alcune corde agli archi e strumenti senza manutenzione. Fu splendido e significativo.
Mite, pacato, solitario lo conobbi nel 1991. E mi colpì molto questa sua dimensione ascetica mai severa e triste. Anzi serena. Ognuno ha il suo album preferito e il suo brano del cuore: per me ” La Voce del Padrone” e ” La Cura” sono i suoi più alti vertici.

Che possa riposare in pace. Quella pace che lui aveva trovato dentro di sé”.

Il cantautore si è spento oggi nella sua residenza di Milo, era malato da tempo. Dopo la frattura al femore e al bacino era riapparso sui social ma non più in pubblico. Era nato a Jonia il 23 marzo del 1945, aveva 76 anni. La conferma è stata data dalla famiglia che fa sapere che le esequie si terranno in forma strettamente privata e ringrazia tutti per le innumerevoli testimonianze di affetto ricevute.