Explorers è uno di quei piccoli film degli anni ’80 che si è guadagnato col tempo lo status di cult, in questo caso della fantascienza e del cinema per ragazzi (un po’ come ha fatto Navigator, uscito appena un anno dopo).

Diretto da Joe Dante (regista di Gremlins), il film vede protagonisti tre bambini con l’amore per la fisica e la scienza che riescono a inventare una navicella spaziale “fatta in casa” e partire per lo spazio alla ricerca degli alieni. Nei panni di due dei tre piccoli “esploratori” troviamo due grandissime future star, che con Explorers fecero il loro debutto sul grande schermo: Ethan Hawke e River Phoenix. Scopriamo come furono coinvolti nel progetto.

River Phoenix aveva difficoltà a fare il nerd

Come sappiamo, la vita di River Phoenix si è tragicamente interrotta a soli 23 anni a causa di un’overdose di droghe. L’attore era considerato uno dei più talentuosi della sua generazione e prima di lasciarci ci ha regalato interpretazioni rimaste iconiche, come quelle nei film Stand by me, Mosquito Coast, Vivere in fuga, Indiana Jones e l’ultima crociata e Belli e dannati per citarne alcune. Explorers, come già detto, fu il suo esordio cinematografico, girato quando aveva 13 anni. Già all’epoca, Phoenix aveva ben chiara la sua indole un po’ ribelle e quando gli venne affidata la parte del “nerdone” Wolfgang non si trovò proprio a suo agio: originariamente, infatti, aveva fatto l’audizione per Darren, ruolo che poi fu dato a Jason Presson.

Come ricordato da Joe Dante in una vecchia intervista a TheWrap, Phoenix non era entusiasta di interpretare un geek: “Lui non era proprio quel tipo di bambino. Quando passava una ragazza si toglieva sempre gli occhiali”.

Il provino casuale di Ethan Hawke

Ethan Hawke aveva la stessa età di River Phoenix ai tempi delle riprese, 13 anni, ma non aveva alcune intenzione di fare l’attore. Si ritrovò alle audizioni un po’ per caso, dopo aver accompagnato un suo amico. Sempre Joe Dante ha raccontato il loro primo incontro: “Aveva l’apparecchio ai denti, era un po’ goffo e imbranato. Ho pensato subito che fosse carino. Al che, mi venne in mente di dargli un paio di pagine da leggere e vedere se aveva voglia. Alla fine è finito per ottenere il ruolo principale in un film della Paramount, battendo tutti questi ragazzi professionisti della Disney! Ne abbiamo visti molti che erano bravi, ma lui era il più reale. Aveva proprio tutto. Ricordo che i membri della troupe mi dicevano: ‘Sul serio non è mai stato su un set prima? Conosce tutti i segni”. Ci ha preso in pieno. Ha capito subito il processo di creazione del film”.

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