Il film

Il precedente nono capitolo Fantozzi-Il ritorno aveva già dato palesi segni di cedimento, ma grazie a più di qualche gag riuscita si sarebbe comunque potuto chiudere la serie con un minimo di dignità: purtroppo il bisogno di sfruttare fino all’ultimo una serie che fa parte ormai dell’immaginario collettivo ha avuto la meglio. Arriva cosi il decimo ed ultimo capitolo della serie cinematografica del personaggio di Fantozzi: “Fantozzi 2000 – la clonazione“. Il film non ebbe lo stesso successo dei precedenti e venne ben presto ritirato dalle sale visti i miseri incassi (poco più di 500 milioni di lire): vennero quindi accantonati possibili altri film sul ragioner Ugo Fantozzi.

La trama

All’alba del terzo millennio, la Megaditta si trova di fronte ad una crisi a causa della mancanza di soggezione dei nuovi impiegati. Si decide perciò di far tornare in vita, grazie alla biotecnologia avanzata, l’impiegato più servile di tutti i tempi: il ragionier Ugo Fantozzi. Dopo aver innaffiato per mesi la piantina di Balabam, riempiendosi di acqua da un orecchio e versandola dall’altro, il ragioniere è premiato dal duca-conte con una missione di responsabilità: sorvegliare il suo figlio più piccolo, un ragazzino troppo buono e generoso, rinchiuso in una scuola di educazione al potere, un autentico carcere dove si studiano il sopruso, la delinquenza e l’infamia.

Gigi Reder

Questo è l’unico film in cui il ragioniere Filini non compare mai, a causa della prematura scomparsa dell’attore Gigi Reder nel 1998. Il film infatti è dedicato alla sua memoria. 

Ne parlava così Villaggio all’annuncio della sua scomparsa:

Era insostituibile. Avremmo dovuto girare insieme il nuovo Fantozzi in primavera, si sarebbe dovuto chiamare “Fantozzi non ce la fa più“, o una cosa del genere. Era più che una spalla comica, era veramente un grandissimo attore, con uno suo stile preciso. Era superstizioso e ateo, riempiva il camerino di cornetti di corallo rossi. Vorrei i suoi occhialoni spessi sulla bara, sarebbe una scena di grande effetto.