Il film

Parliamo di Fermati, o mamma spara (Stop! Or My Mom Will Shoot), commedia diretta da Roger Spottiswoode con protagonisti Sylvester Stallone ed Estelle Getty uscito nel 1992. Nonostante un più che discreto successo al botteghino (70 milioni di dollari incassati) e un ancora più grande successo all’uscita in VHS e DVD, Stallone ha definito questa pellicola “il film peggiore che abbia mai fatto” e, ancora peggio, “uno dei peggiori film mai realizzato in tutto il sistema solare, incluse eventuali produzioni aliene che non abbiamo mai visto. Un verme piatto avrebbe potuto scrivere una sceneggiatura migliore“.

La trama

La trama segue le vicende di Joe Bomowski (Stallone), un poliziotto di Los Angeles che, di punto in bianco, si trova la vita stravolta dalla visita della madre Tutti (Estelle Getty), una vecchina molto invadente ed impicciona che comincia subito a creare guai. La possibilità di sbarazzarsene tramonta del tutto quando la donna diventa testimone di un assassinio. Così seguirà come angelo custode il figlio per tutte le indagini, fino allo scontro finale con i criminali.

Estelle

Nata da famiglia ebrea di origine polacca, da bambina era conosciuta come Etty, un soprannome che derivava dall’incapacità di sua sorella di pronunciare “Estelle”. Il padre possedeva e gestiva un’attività in proprio come vetraio, installando finestrini su automobili e camion, mentre sua madre era una casalinga. Come regalo settimanale, ogni venerdì sera suo padre portava lei e il resto della loro famiglia all’Accademia di musica sulla 14th Street per guardare un film e uno spettacolo di vaudeville dal vivo, e fu mentre guardava quegli spettacoli che la Getty decise di voler diventare un’attrice.

Dopo essersi diplomata alla Seward Park High School, continuò a vivere a casa con i suoi genitori, che dubitavano fosse in grado di crearsi una carriera di successo nella recitazione. Lavorò come segretaria, occupazione che le consentiva di partecipare alle audizioni nel tardo pomeriggio e la sera pur avendo un reddito.

La Getty debuttò nel cinema a 55 anni, nel ruolo di un’insegnante in Team-Mates (1978). Nel 1982 interpretò la “collega” di Dustin Hoffman nella commedia Tootsie di Sydney Pollack. Successivamente recitò nel film Dietro la maschera (1985) di Peter Bogdanovich, a fianco di Cher e Eric Stoltz, e in un film per la TV, Victims for Victims: The Theresa Saldana Story (1985). Sempre nel 1985 venne scritturata per quello che sarà il ruolo più importante della sua carriera, quello di Sophia Petrillo nella sitcom Cuori senza età. Il suo carismatico e divertente personaggio nella serie è quello di un’anziana donna americana di chiare origini italiane (alle quali fa riferimento quasi in ogni episodio).

Gli ultimi anni

Ebbe un ruolo nel film Stuart Little – Un topolino in gamba (1999). Del 2000 sono i suoi ultimi lavori, The Million Dollar Kid e Ladies Man. Infatti proprio nel 2000 la Getty annunciò ufficialmente il ritiro dal mondo dello spettacolo per problemi di salute, essenzialmente dovuti alla malattia di Parkinson, che le era stata diagnosticata pochi mesi prima. Nel 2002 la sua portavoce affermò che all’attrice era stata diagnosticata anche la malattia di Alzheimer. Nel 2004, durante una reunion del cast di Cuori senza età, le tre protagoniste affermarono che la Getty non sarebbe stata affetta né dalla malattia di Alzheimer né dal morbo di Parkinson, bensì da una meno grave ma comunque seria demenza senile.

Morì il 22 luglio 2008 nella sua casa di Los Angeles, all’età di 84 anni. È sepolta presso il Hollywood Forever Cemetery di Los Angeles, California.