Forrest Gump è uno di quei film che non smette mai di commuoverci e farci sorridere ogni volta che lo si rivede, anche a distanza di più di 25 anni. Vincitore di ben 6 premi Oscar, è diventato in poco tempo un cult cinematografico pregno di citazioni, con scene e frasi entrate nella cultura popolare («Corri, Forrest, corri»«Stupido è chi lo stupido fa!» per citarne giusto due).

Grandi meriti per il successo di questa pellicola vanno al suo interprete principale, Tom Hanks, all’epoca ancora non troppo famoso come attore ma che proprio in quegli anni stava per cominciare il suo exploit. Forrest Gump venne girato, infatti, nell’estate del 1993, stesso anno in cui uscì Philadephia, il film con il quale Hanks ricevette il suo primo premio Oscar come Miglior Attore. 

Perché Forrest parla così?

Spulciando tra i contenuti speciali dell’edizione blu-ray del film, siamo venuti a conoscenza di un interessante curiosità riguardante la ‘parlata’ di Forrest, uno dei suoi tratti più distintivi. Come spiegato nei primi minuti della pellicola, Forrest nasce con uno sviluppo cognitivo inferiore alla norma, cosa che in molti casi può comportare difficoltà di linguaggio. In aggiunta a ciò, Forrest è nato in un piccolo paese dell’Alabama, Stato contraddistinto da un forte accento del sud. Come risultato, Tom Hanks è riuscito a unire queste due caratteristiche ed è venuta fuori quella speciale calata se vogliamo chiamarla così (tratto che nella versione italiana è stato comunque mantenuto grazie ad un lavoro egregio da parte del doppiatore Francesco Pannofino). 

Volete sapere chi deve ringraziare Tom Hanks per quella riuscita? Il piccolo Forrest.

Hanks ha infatti rivelato che l’ispirazione nel parlare con quel tono gli è venuta non appena ha avuto modo di conoscere l’attore che avrebbe interpretato Forrest da bambino, Michael Conner Humphreys.

Abbiamo discusso molto su quell’aspetto, se fare qualcosa di molto pesante o non fare niente – racconta Tom Hanks negli extra. – Non sono un grande linguista, ma cercavo qualcosa di originale ed ero piuttosto perso, non avevo idee. Poi hanno dato a Michael il ruolo del piccolo Forrest. Lì ho avuto l’illuminazione.

Non avevamo ancora un’idea precisa di come dovesse parlare Forrest. Non lo sapevamo proprio. Quando è arrivato Michael, abbiamo pensato “Beh, ci siamo. Ecco come faremo!”

Sembrava che tirasse fuori la voce dalla spina dorsale. Quindi ho letteralmente preso le sue cadenze vocali e le ho adattate ad un adulto. Quando stavo con lui era come se cercassi di tenergli un registratore davanti al viso. 

Michael Conner Humphreys era un bambino di 8 anni, nato e cresciuto nel Mississippi (altro stato del Sud). Apprese dell’audizione per Forrest Gump da un notiziario locale e dopo centinaia di provini che la produzione fece, arrivò lui e li conquistò all’unanimità. 

Il suo era un accento originale – racconta la produttrice Wendy Finerman. – Era impossibile chiedere a un dialect coach di capire se fosse dell’Alabama o del Mississippi. Aveva un accento tutto suo. Ed era perfetto perché rispecchiava in pieno Forrest, che è una persona assolutamente unica. Non ci si poteva aspettare che venisse da una regione specifica, solo da “Forrestopoli” e Michael Humphreys sembrava provenire proprio da lì.