Gallo cedrone è un film italiano del 1998, diretto e interpretato dal regista Carlo Verdone. Il film ebbe molto successo verso fine anni 90. Nel cast anche Ines Nobili e Regina Orioli. 

Uno dei pezzi memorabili è di sicuro la parte del discorso finale quando il protagonista Armando Feroci tiene il suo comizio politico per diventare sindaco di Roma promettendo di prosciugare il Tevere se fosse stato eletto. Ecco cosa ha detto l’attore e regista romano in un suo post su Facebook

Questo folle comizio in “Gallo Cedrone” fu, insieme alla barzelletta finale di “C’era un cinese in coma”, uno dei monologhi più difficili da affrontare.
Non dovevo sbagliare perché ci sarebbero stati problemi di luce seri. In più in questo monologo la temperatura esterna sul Gianicolo era di 41 gradi, per cui ad ogni prova dovevano cambiarmi completamente perché diventavo fradicio.
Lo ritengo un bel pezzo di un mitomane trasformista che ha anticipato tanti improvvisati nella politica.
Visto che siamo nel tema … ve lo dedico con affetto.

L’attore romano all’epoca spiegò anche il perchè aveva dato questo nome bizzarro al film: 

“Il ‘Gallo cedrone e’ un soprannome che mi dava mia madre da ragazzo a causa dei miei capelli. Nella realta’ e’ un uccello vanitoso, un po’ stupido, adattissimo per rappresentare il protagonista della mia storia che vive un’epoca di sbandamento come quella attuale, un periodo che somiglia agli anni Sessanta ma con piu’ cattiveria. I galli cedroni di oggi sono quelli che vivono correndo, che non si fermano mai a riflettere, trasformisti, che fanno di tutto per fregare la gente”. Il protagonista del film (che potrebbe anche avere un seguito), tutto narrato in flashback, e’ Armando Feroci, un italiano volontario per la Croce Rossa in un paese arabo, fatto prigioniero e condannato a morte da un gruppo di ribelli islamici”