Intervistata dal  “Corriere della Sera”, Carlotta Funari, unica figlia di Gianfranco Funari, il giornalista e conduttore morto nel 2008, racconta di aver visto pochissimo il padre e di essere stata per lungo tempo nascosta:

“I miei si sono separati dopo cinque mesi, io ero la figlia nascosta di un matrimonio finito presto. Mia madre Annamaria vendeva cosmetici anche lei, si erano conosciuti così. Fino a 7 anni non l’ho più rivisto. Nella mia testa di bambina mi sentivo una figlia non voluta, ci ho sofferto. Col tempo ho capito che non era così. Ci siamo riavvicinati grazie ai nonni. Con i compagni di scuola mi sentivo a disagio, avevo un padre famoso che non vedevo mai”.

Poi, verso i suoi 30 anni il riavvicinamento:

“Intorno ai miei trent’anni ci siamo riavvicinati, ho passato un periodo difficile. Lui mi ha accolto e mi ha anche aiutato economicamente. Ho finalmente avvertito che c’era davvero, per me. Abitavo al quinto piano, senza ascensore. Lui, pigro da morire, ogni sera si faceva le scale per venirmi a trovare”.

Ed, infine, l’ultimo ricordo del padre in ospedale:

“Si sentì male di notte, corsi a casa sua, arrivò pure mia madre. Era grave, stava per morire, il cardiologo disse che era sotto infarto. L’ultimo ricordo in ospedale. «Stava in coma. Mi hanno avvisato tardi, sono arrivata che era già incosciente, avrei voluto parlarci. Ripetergli ancora: “Ti voglio bene”