In un intervista a Il Corriere della SeraGiuliana De Sio è tornata a parlare dell’amicizia avuta con Massimo Troisi, uno dei tanti attori di talento con i quali ha avuto modo di lavorare nella sua lunga carriera, costellata dalla collaborazione con alcuni dei più grandi registi italiani. Di Massimo, con il quale lavorò in Scusate il ritardo nel 1983, la De Sio ha raccontato anche un aneddoto che lei ha definito “una gaffe pazzesca”:

“Mi ha mai corteggiato? Assolutamente no! Solo una grande amicizia. Lo adoravo come uomo e come eccezionale protagonista. Oltre a essere colto, poetico, aveva sempre la battuta pronta, originale, senza essere mai retorico… e appena conosciuto feci una gaffe pazzesca… Eravamo a Napoli, proprio per parlare con la troupe del film che dovevamo iniziare a girare, “Scusate il ritardo”. Ci trovavamo in riunione nella hall dell’albergo e io comincio a sentire un ticchettio”. 

“Allora chiedo: c’è qualcuno di voi che ha una sveglia in tasca? Massimo sbottona la camicia, mi fa vedere una cicatrice che attraversava tutto lo sterno… aveva una valvola al cuore. Un’assurda figuraccia, non sapevo come rimediare, ma lui ci scherzò sopra per sdrammatizzare. Però il problema di quel film fu poi un altro” ha aggiunto l’attrice campana.

“Elio era malato, durante le riprese si aggravò e morì: durante tutta la lavorazione, recitavo e piangevo, recitavo e piangevo. Uno strazio infinito. Il giorno del funerale, il produttore volle portarmi comunque sul set, ma quando Massimo mi vide, mi rimandò indietro dicendo: come può recitare cumbinata in chella maniera?.. e il set venne sospeso per qualche giorno”.