Nel 2001, esattamente dieci anni dopo l’uscita de Il silenzio degli innocenti, vide luce un sequel, Hannibal, affidato alla regia di Ridley Scott.

Il film, adattamento del romanzo del 1999 scritto da Thomas Harris, vede il ritorno del celebre serial killer interpretato da Anthony Hopkins. Accanto a lui non c’è più la Clarice Starling di Jodie Foster, ma quella di Julianne Moore, affiancata dalle new entries Ray Liotta, Giancarlo Giannini e Gary Oldman. Vi siete mai chiesti come mai Jodie Foster non tornò, al contrario di Hopkins? Scopriamo, leggendo anche come nacque l’intero film. 

I diritti cinematografici del personaggio di Hannibal Lecter erano di proprietà della coppia di produttori Dino De Laurentiis e Martha De Laurentiis. Dopo aver prodotto il primo film su Lecter, Manhunter, nel 1986, hanno permesso alla Orion Pictures di produrre Il silenzio degli innocenti gratuitamente senza il loro coinvolgimento. Quando il film diretto da  Jonathan Demme divenne un grande successo, la coppia bramò subito avere un nuovo romanzo di Lecter da adattare. Dopo una lunga attesa (oltre 8 anni), De Laurentiis riuscì ad acquistare i diritti del nuovo libro di Thomas Harris per la cifra record di 10 milioni di dollari.

Il rifiuto di Demme

Il primo rifiuto arrivò dal regista Jonathan Demme, che declinò la regia in quanto riteneva il materiale troppo ‘lurido’ e cruento. Nel 2010 Biography Channel documentario Inside Story: The Silence of the Lambs, Demme disse: “Tom Harris, imprevedibile come sempre, ha portato la relazione tra Clarice e il dottor Lecter in una direzione che per me non ha senso. Clarice è drogata, sta mangiando cervelli con lui. Hpensato, ‘Non posso farlo.'”

Il coinvolgimento di Ridley Scott

De Laurentiis fece in seguito visita a Ridley Scott sul set del Gladiatore e gli suggerì di leggere Hannibal. Scott lesse il manoscritto in quattro sedute nel giro di una settimana, reputandolo una “sinfonia” ed espresse il suo desiderio di dirigerlo: “Non ho letto nulla così velocemente dai tempi de Il padrino. Era così ricco, sotto molti aspetti.”

Nonostante il generale apprezzamento, Scott aveva delle riserve sul finale del romanzo, in cui Lecter e Clarice diventano amanti: “Non potevo fare quel salto quantico a livello emotivo pensando a Clarice. Per Hannibal ci poteva pure stare, ma per lei no”.Harris alla fine diede a Scott il permesso di cambiare il finale.

Il no di Jodie Foster

Inizialmente, prima dell’uscita del nuovo romanzo, Jodie Foster non aveva escluso un suo possibile ritorno nei panni di Clarice Starling. Se n’era parlato molto, ma quando le venne effettivamente proposto il progetto di Dino De Laurentiis, rifiutò. C’è chi dice che la Foster disse di no perché la caratterizzazione di Clarice in Hannibal aveva “attributi negativi” e “tradiva” il personaggio originale. Lei dichiarò, successivamente (nel 2005) che “la ragione ufficiale per cui non fece Hannibal è perché stava girando un altro film, Flora Plum [da lei diretto], al quale Claire Danes aveva appena detto sì”. L’attrice non era dunque disponibile, ma ha anche ammesso che non avrebbe amato calpestare il personaggio in questo modo e che avrebbe voluto che “i due protagonisti del nuovo film fossero allo stesso livello del precedente o, quanto meno, ci provassero”.

Il rimpiazzo con Julianne Moore

Il suo rifiutò causò un po’ di problemi alla Universal e al partner MGM, dubbiosi sul fatto se fosse credibile rimpiazzare o no l’attrice. Alla fine decisero per il sì, e cominciarono a pensare ad una sostituta. Vennero prese in considerazione Cate Blanchett, Angelina Jolie, Gillian Anderson, Hilary Swank, Ashley Judd, Helen Hunt e Julianne Moore. Hopkins chiese al suo agente se avesse potere sul casting; informò De Laurentiis che conosceva la Moore, con la quale aveva lavorato in Surviving Picasso, e la riteneva una “attrice formidabile”.Anche se l’agente di Hopkins gli disse che non aveva alcuna influenza contrattuale sul casting, Scott ritenne corretto discutere su chi sarebbe stata la “protagonista” per Hopkins.

“Julianne Moore, una volta che Jodie ha deciso di non farlo è sempre stata in cima alla mia lista”, ha detto Scott in seguito.