La serie

Hurricane Polimar (Hurricane Polymer nella traduzione originale) ideato e prodotto da Tatsuo Yoshi nel 1974, dietro la regia di Hisayuki Toriumi, ed è stato trasmesso per la prima volta in Italia nel 1982 su Rete 4, per un numero di 26 episodi della durata di circa 25 minuti ciascuno.
Hurricane Polimar è un personaggio nato dietro il successo di Kyashan, che l’anno prima in Giappone, riscosse un notevole successo di pubblico.

La trama

Il protagonista è Takeshi, un giovanotto figlio del capo dell’Interpol. Viene in possesso di un casco progettato da uno scienziato, contenente il Polimet, uno speciale polimero che, all’occorrenza, può ricoprire il suo corpo con un costume a prova di proiettile e capace d’assumere anche le forme di svariati veicoli, per ogni evenienza. Takeshi decide d’usare il Polimet per combattere il crimine e diventa l’aiutante (uno dei) dello sgangherato detective privato Joe Kuruma, assieme all’assistente/segretaria Teru e al fido Barone. Per meglio nascondere la sua doppia identità, il giovane, comunque dotato di grande coraggio e di una discreta padronanza delle arti marziali, finge d’essere uno smidollato.


L’ultima puntata

 I vari episodi ruotano sulle battaglie tra Polymar e le bande di cattivoni di turno (che hanno sempre un look animalesco: es. banda dei topi, banda dei pesci volanti etc.). L’ultima puntata è intitolata L’ultima apparizione di Polimar, e  l’opera si conclude con l’ennesima sconfitta della banda criminale.

L’ultima avventura di Polimar occupa le due puntate, la 25 e la 26. L’avversario è rappresentato dall’ostica Banda delle Tartarughe. Per evitare lo scomodo intervento di Polimar, il generale delle tartarughe incarica Pipis (un pipistrello umanoide) di scoprire l’identità segreta del nostro eroe.

E ci riesce anche, smascherandolo davanti al padre che si mostra incredulo. I due vengono portati nel covo della banda, mentre il pipistrello raggiunge l’ufficio del detective Kuruma per prendere il casco del ragazzo. Fortunatamente Barone, il cane San Bernanrdo, lo blocca ritrovandosi con il casco in testa. Nel frattempo Kuruma e Teru provano a liberare Takeshi e Onikawara, ma vengono catturati anch’essi. Ora stanno tutti per morire uccisi da un laser.

Barone crea un diversivo dando il casco a Takeshi e così più scatenato che mai, spazza via gli avversari in un uragano di colpi. Al termine, Takeshi ottiene il beneplacito del padre per continuare la sua lotta al crimine insieme a Kuruma e Teru.

Da segnalare che nel finale all’improvviso Teru mostra un’attrazione sentimentale nei confronti di Takeshi non appena scopre che lui è l’eroe che tutti acclamano, mentre prima non l’ha mai degnato di uno sguardo. Questa scelta appare un po’ strana e forzata se si considera lo svolgimento complessivo dell’opera.