Il Corvo

Il cult nel 1994 diretto da Alex Proyas lo conosciamo benissimo. Il film è basato sul fumetto di James O’Barr Il corvo, e racconta la storia di Eric Draven, un musicista rock classico la cui anima, inquieta e tormentata, torna per vendicare la propria morte, insieme allo stupro e all’omicidio della sua fidanzata Shelly Webster. Sappiamo bene che durante le riprese, l’attore protagonista Brandon Lee morì a seguito di un ferimento accidentale causato da un colpo di pistola. A soli otto giorni dalla fine della produzione, le scene incomplete, che dovevano essere interpretate da lui, vennero gestite riscrivendo la sceneggiatura, ma anche grazie a una controfigura e a ricostruzioni digitali.

I sequel

Nonostante i numerosi contrattempi produttivi dovuti alla morte di Lee, fu ben accolto dalla critica per l’unicità di stile visivo, premessa e profondità emotiva e per il suo omaggio all’attore defunto. Il film debuttò al vertice del botteghino e divenne un film di culto, dando origine a un franchise che include tre sequel. Andiamoli ad analizzare da vicino!

Il Corvo 2

A differenza degli altri sequel, questo secondo capitolo è collegato direttamente al primo film attraverso la figura di Sarah, personaggio presente in entrambe le storie. Uscito nel 1996, è stato distribuito in home video anche col titolo Il corvo 2 – La città degli angeli. L’accoglienza per questo sequel fu tiepida. Vi diciamo però che alla fine nel complesso non è affatto male. Forse troppo sopra le righe: riprende la bella estetica del primo ma diventa un po’ troppo caricaturale. Sceneggiatura abbastanza penosa. Il pregio più grande? La comparsa di Iggy Pop!

Il Corvo 3 – salvation

Uscito nel 2000, con Fred Ward e Kirsten Dunst nel cast. Nonostante il giovane Alex Corvis si dichiari, fino alla fine, innocente, nella notte del suo ventunesimo compleanno viene giustiziato erroneamente, con l’accusa di avere ucciso Lauren, la sua fidanzata.
Il ragazzo torna presto in vita, grazie al ben noto uccello nero che gli conferisce i soliti poteri.
Scopre così tutta la verità che racconta anche alla sorella di Lauren, Erin (Kirsten Dunst) che fino ad allora lo credeva colpevole… Alex intraprende la sua feroce vendetta, ammazzando tutti i poliziotti corrotti che lo hanno fatto condannare alla sedia elettrica. La grande pecca del film è che si capisce subito su quali binari scorre la pellicola, visto che è identico ai primi due tranne che per una vera thriller che cerca di percorrere. Riesce comunque a toccare dei buoni tasti per emozionare. Con un pò più di cura poteva essere veramente valido. Ha un ritmo veloce e non annoia.

Il Corvo – Preghiera maledetta

Uscito nel 2005 il film è stato stroncato dalla critica, con un indice di gradimento pari allo zero per cento sulla base di sei recensioni in Rotten Tomatoes. In Italia fu distribuito inizialmente per il noleggio col titolo The Cult. Pensate un po’. Protagonista del film troviamo Edward Furlong, ovvero il bambino di Terminator 2. E ci sta veramente male come Corvo. Questo quarto capitolo poi differisce parecchio dai precedenti perché a parte che è ispirato ad un racconto di Norman Partridge, anzichè al solito fumetto di James O’Barr, trascura le ambientazioni veramente suggestive e ha una messa in scena pessima, da stampo televisivo brutto. Ha una tonnellata di violenza cercando di imitare il cinema di Rodriguez ma zero emozioni. Incredibile che Edward Furlong, Danny Treyo e Dennis Hopper abbiamo partecipato. Gli altri film in confronto sono capolavori.