Il film

Johnny Stecchino è uno dei film più celebri dell’autore toscano Roberto Benigni. Distribuito nelle sale cinematografiche nel 1991. La pellicola ha contribuito al successo dell’autore consolidandolo in Italia.

La trama

Dante lavora a Cesena come autista di scuolabus per ragazzi portatori di disabilità. È sostanzialmente una brava persona, anche se froda la propria assicurazione inscenando un improbabile “tic” che lo costringerebbe ad agitare in continuazione la mano destra incessantemente. Inoltre, ha il vizio di rubare qualche banana distraendo i fruttivendoli con qualche scenetta improvvisata.

Una notte, dopo una festa tra amici in cui ha miseramente fallito varie avances nei confronti di una sua collega e di altre donne, viene quasi investito da un’auto davanti a casa. La guidatrice rimane come “incantata” nel vedere Dante, per poi svenire poco dopo; mentre Dante prova a cercare aiuto per soccorrerla, la donna risale in macchina e fugge a gran velocità. La mattina seguente ricompare sulle scale di casa e confessa a Dante di chiamarsi Maria e di essersi persa in città. Dante la ospita in casa, ma improvvisamente la donna fugge di nuovo. Dante prova allora a cercarla all'”Hotel Excelsior”, e questa volta la loro frequentazione continua con visite per negozi e ristoranti della città. Maria cambia progressivamente il look di Dante, comprandogli abiti eleganti, disegnandogli un neo sulla faccia e mettendogli in bocca uno stuzzicadenti. Comincia, inoltre, a chiamarlo sempre Johnny; anche senza capirne mai bene il perché, Dante, innamorato di lei, asseconda questa sua volontà. Quando improvvisamente Maria scompare nuovamente dalla città, Dante è molto giù di morale, fin quando non riceve un invito della donna a raggiungerla a Palermo.

La reazione del pubblico

Cominciamo col dirvi che la critica non accolse con clamore il film di Benigni, rivalutandolo solo negli anni successivi e definendolo come uno dei migliori dell’attore. La pellicola poi è stata distribuita anche al di fuori dell’Italia, in 11 Paesi, e in alcuni casi al protagonista è stato cambiato il nome: nella versione tedesca ad esempio si chiama «Zahnstocher Johnny», in quella finlandese «Hammastikku-Johnny» e in quella portoghese «Johnny Palito».

Tra il 1991 e il 1992, il film si collocò primo al botteghino, incassando la cifra astronomica di 42 miliardi di lire. Negli Usa incassò soli 500.000 dollari, decretando un flop per il film dell’attore che qualche anno dopo avrebbe vinto l’Oscar con “La Vita è bella“.

La scena censurata

Negli Stati Uniti la scena finale — quella in cui Dante ingenuamente dà la cocaina all’amico Lillo (interpretato da Alessandro De Santis) come rimedio per il diabete — è stata tagliata. Non era presente né nella versione del film per le sale né in quella finita su VHS.

Le location

Ambientata nella Palermo degli anni ’90, la storia è stata girata in Sicilia. Le scene si svolgono infatti principalmente nella provincia di Messina (a Giardini-Naxos, a Mazzeo – frazione di Taormina e a Letojanni), a Catania (al Teatro Massimo Bellini) e in alcune delle ville storiche di Palermo.