È stata presidente della Camera, conduttrice tv, ballerina. Oggi è sotto inchiesta per due vicende legate a commerci con la Cina e lavora in una mensa sociale. Irene Pivetti ha rilasciato un’intervista al Corriere dove ha raccontato la sua storia:

Già quando esordì in tv, era descritta come la donna che visse due volte. Adesso, a quante vite siamo?

«Ora, è certo che sono una donna veramente difficile da uccidere. Mi sono detta: non morirò per via di queste inchieste. Ci sono momenti in cui pensi qualsiasi cosa: la tua vita è a brandelli, la famiglia a pezzi, non hai più soldi e la tentazione di lasciarti andare c’è. Per un anno, ho messo sempre lo stesso jeans e lo stesso maglione, non avevo fisicamente voglia di esistere. Ma ho pensato: se muoio, do ragione a chi mi accusa e io non sono quella di cui scrivono loro. Leggere 45mila pagine che argomentano perché sei un truffatore è orrendo, se non lo sei».

Come si vive con mille euro al mese?

«Spartanamente. Ma non mi lamento. Io questa storia non l’avrei neanche raccontata, se n’è accorto il giornale locale. Questa vicenda giudiziaria è capitata a me e la si racconta, ma tantissimi restano coin volti in inchieste che finiscono magari in nulla. Intanto, però, ti ritrovi con le aziende polverizzate, la reputazione distrutta».

I suoi due figli come l’hanno presa?

«Hanno 22 e 24 anni, la grande è sposata, il ragazzo studia all’estero. Una vicenda simile stravolge la famiglia e mi sento in colpa verso di loro perché non ho potuto proteggerli».

FONTE CORRIERE