Il film

Joan Lui – Ma un giorno nel paese arrivo io di lunedì è un film strano, eclettico, esagerato. È l’essenza di Celentano, nel bene e nel male. Uscito nel 1985 infatti è scritto, diretto, montato, musicato ed interpretato proprio dal molleggiato. È la sua opera più complessa e assurda. La più ambiziosa in poche parole.

La trama

È una sorta di videoclip apocalittico, affascinante e sbalorditivo. Il film racconta di Joan Lui, una sorta di reincarnazione di Gesù Cristo, catapultato in un non meglio precisato paese dell’occidente nel 1985, dove sono all’ordine del giorno i sequestri di persona, il disordine e la droga. L’antagonista è Yarak, un maligno con le fattezze da orientale. Joan si attira nel frattempo le attenzioni di Tina Foster, una giornalista del “Corriere dell’Est” (Claudia Mori, qui alla sua ultima apparizione cinematografica) e di Judith (Marthe Keller). Joan Lui predica, contro le superpotenze, contro l’ipocrisia della politica.

Commento

Enigmatico, personalissimo, irrisolto ma anche estremamente interessante e divertente. Indiscutibilmente un vero unicum. Quello che colpisce in Joan Lui è l’aver abbinato tanti rivoli malsani in un film che dovrebbe parlare (anche) di una Pace e un Amore che vincono il male. C’è tanta sofferenza nel film. Come possiamo definire il film? Una commedia? Sì. Ma anche un musical poco ortodosso. Ma anche un horror. Insomma questo film era un’impresa realizzativa molto complessa, che non riuscì completamente a causa di un grosso budget mal gestito e tempi di produzione troppo lunghi. Un film che per molti può sembrare presuntuoso (e come dargli torto), ma che se riscoperto ci si può trovare ancora qualcosa di buono. Un tripudio di follia e surrealismo. Come è d’altronde Celentano stesso: questo film è lui.

Le curiosità

  • È l’ultimo dei quattro film scritti e diretti da Celentano.
  • È l’ultimo film in cui recita Claudia Mori, che chiude la sua carriera di attrice durata ventisei anni.
  • Il film fu uno dei più costosi (circa 20 miliardi di lire) del cinema italiano ed ebbe diversi problemi di produzione e distribuzione, tuttavia al termine della stagione 1985-86 risultò al 23º posto nella classifica dei maggiori incassi italiani.
  • In Germania e in Russia ottenne maggior successo di pubblico.
  • Adriano lo voleva girare sin dalla metà degli anni ‘70.
  • Il film fu girato a Genova e alla fine richiese quasi 8 mesi di riprese.
  • A causa del montaggio frettoloso, presentava difetti di sviluppo non facilmente trascurabili (sbalzi di colore nella stampa, sgranature dell’immagine, tagli di sequenza maldestri ecc.)
  • La prima TV del film andò in onda su Canale 5, sabato 26 novembre 1988, alle ore 20:30. Fu curata dallo stesso Adriano Celentano, che la trasmise nella versione rimontata di 125 minuti.Successivamente venne trasmesso da Tele Monte Carlo in versione integrale.
  • Per quest’ultimo ruolo Celentano aveva in un primo momento pensato a Meryl Streep, ma l’attrice statunitense, già impegnata sul set di un altro film, si era vista costretta a rifiutare.
  • Durante l’uscita nelle sale, una fan segnala a Celentano che il film sia stato tagliato, avendo già visto il film in precedenza completo, e notando a Milano la proiezione in questa forma ridotta, la donna fa venire al cantautore il dubbio che i Cecchi Gori possano aver accorciato il film per renderlo più digeribile, vista la sua eccessiva durata, a sua insaputa. La conseguenza è ovvia: convinto di questo Celentano fa causa alla produzione, chiede il sequestro del film e un lauto risarcimento di dieci miliardi. La questione viene chiarita nel giro di pochi giorni; la copia accorciata era solo un errore dello stabilimento di sviluppo e stampa, e le accuse decadono.