SINOSSI
 
Dietro ogni tradizione si cela una rivoluzione. Dopo l’Independence Day, assisti alla nascita dell’annuale “Sfogo”, le 12 ore prive di regole. Benvenuti nel movimento che ha inizio come un semplice esperimento: La prima notte del giudizio.


 
Per abbassare il tasso di criminalità sotto l’1 percento per il resto dell’anno, i Nuovi Padri Fondatori d’America (NFFA) sperimentano una teoria sociologica che dà libero sfogo all’aggressione per la durata di una notte in una comunità isolata. Quando però la violenza degli oppressori incontra la rabbia degli emarginati, il contagio esploderà dai confini periferici della città espandendosi per tutta la nazione.
 
Dopo il film di maggior successo della serie, La Notte del Giudizio – Election Year, il creatore James DeMonaco (sceneggiatore/regista de La Notte del Giudizio, Anarchia – La Notte del Giudizio e La Notte del Giudizio – Election Year) torna insieme ai produttori di questo fenomeno mondiale: la Blumhouse Productions di Jason Blum (la saga di Insidious, Scappa – Get Out, Split), la Platinum Dunes di Michael Bay, Brad Fuller e Andrew Form (Tartarughe Ninja e la saga Ouija, Non aprite quella porta), e lo storico partner produttivo di DeMonaco, Sébastien K. Lemercier (Distretto 13 – Le brigate della morte, Happy Few). 

La prima notte del giudizio è diretto da Gerard McMurray (Burning Sands), basato su una sceneggiatura sempre scritta DeMonaco.  

 



RECENSIONE

Il prequel della NOTTE DEL GIUDIZIO è proprio quello che ci aspettavamo, un mix di violenza e politica insieme. Le situazioni di violenza si susseguono dall’inizio alla fine ponendo nello spettatore l’interrogativo principale: la politica è davvero l’elemento scatenante la rabbia in ogni singolo cittadino. Partiamo dall’origine, per 12 ore ogni singolo crimine sarà lecito, quindi vediamo nel film tutti gli abitanti di New York che devono decidere se passare la notte nelle loro case o concedersi nella violenza più profonda. C’è chi sceglierà di allearsi con il governo e di documentare tutto il fatto e c’è chi invece vorrà sperimentare con la propria vita tutto l’esperimento.




 

Ci saranno droni, bande armate, storie di violenza e la radice dell’uomo verrà analizzata fino all’osso. Fino a che punto l’essere umano può spingersi senza controllo? Questi sono i temi principali della battaglia tra bene e male, anche se il male in ogni casi prevale. 1 ora e 50 minuti di sana violenza che sonderà ogni singolo principio dell’uomo portandolo al punto di avvicinarsi all’istinto primario dell’omicidio senza motivazioni. Altamente consigliato.