Ladyhawke è un film del 1985 diretto da Richard Donner. Il film ha ricevuto le candidature agli Oscar del 1986 come miglior sonoro (Best Sound) e miglior montaggio sonoro (Best Effects – Sound Effects Editing), senza tuttavia vincere i premi. Il film è uscito nelle sale statunitensi il 12 aprile 1985 incassando soltanto 18 432 000 $ risultando un insuccesso commerciale a fronte dei 20 milioni spesi per la produzione. Con il tempo è diventato un cult. 

TRAMA

XIII secolo. Il ladruncolo Philippe Gaston (detto le Rat, “il Topo”) riesce a fuggire dalle prigioni della fortezza di Aguillon (Aquila, nell’originale) poco prima dell’esecuzione; durante la fuga dalla città rischia di venire nuovamente catturato dalle guardie dello spietato vescovo ma in suo aiuto accorre l’ex capitano della guardia Etienne Navarre che, battendosi contro i suoi vecchi soldati, lo porta al sicuro. Navarre è sempre accompagnato da un bellissimo falco (che in realtà è una poiana codarossa) , al quale è molto legato. L’ex capitano afferma di aver aiutato Philippe a scappare perché lui ha un compito, uccidere il vescovo e, essendo Philippe l’unico ad essere riuscito a fuggire dalla prigione di Aguillon, è l’unico che, facendo il percorso inverso, lo può aiutare ad entrare in città senza essere notato: Philippe accetta con estrema riluttanza e viene legato da Navarre perché non scappi. Philippe tenta una fuga notturna ma si ritrova davanti un feroce lupo nero che, però, si ammansisce totalmente alla presenza di una splendida giovane donna apparsa dal nulla. Alcune notti dopo, Philippe (legato da Navarre perché non tenti nuovamente la fuga) viene liberato dalla stessa donna e fugge.

RUTGER HAUER: “I COMBATTIMENTI CON LI SPADA LI GIRAI IO PERSONALMENTE”

In un’intervista su film.it del 2014 Rutger Hauer, scomparso nel 2019, ricordava le scene:

Ladyhawke è uno dei film con cui sono cresciuto e che amo di più. Che cosa ricorda delle riprese?
“Il cavallo, la Lady e il falco. E Richard Donner. E Vittorio Storaro. E la mia prima volta in Italia, a guidare il mio camper. Ricordo che parcheggiai a Campo Imperatore, un posto tranquillo e stupendo. Del set ricordo che gli italiani non smettevano mai di parlare! Non erano abituati a fare i film in presa diretta e Donner continuava a gridare “Fate silenzio, dannazione!”, ma nessuno lo ascoltava perché non parlavano inglese. Allora Dick chiedeva a Storaro di fare qualcosa e lui li zittiva subito. Sono molto fiero dei combattimenti con la spada perché li ho fatti quasi tutti di persona. Avevamo un ottimo maestro d’armi inglese e io stesso facevo scherma da quando avevo quindici anni.”
Fonte: FILM.IT