Il film

Lovely Sara è un anime prodotto in Giappone nel 1985 dalla Nippon Animation. La serie fa parte del progetto denominato World Masterpiece Theater della Nippon Animation. La serie animata è tratta dal celebre romanzo La piccola principessa, della scrittrice britannica Frances Hodgson Burnett. Il romanzo è considerato un classico della letteratura per ragazzi e ha avuto nel corso degli anni numerose trasposizioni cinematografiche e televisive, come il film del 1939 di Walter Lang con Shirley Temple o il più recente film del 1995 di Alfonso Cuarón. Seguendo la tradizione del World Masterpiece Theater del quale la serie animata fa parte, Lovely Sara si distingue per l’aderenza alla trama del romanzo e alla psicologia dei personaggi, nonostante gli ampliamenti della storia per permettere al serial di coprire un’intera stagione televisiva.

La trama

Sara Morris ha 10 anni, quando nel 1885 il padre decide che è tempo per lei di partire dall’India dove ha fino ad allora vissuto, per andare a Londra, città natale del padre, per frequentare un collegio femminile e affinare la sua educazione. Sara è orfana di madre e quindi il suo rapporto con il padre è molto profondo. Ma il padre, dopo averla lasciata in collegio, riparte per la lontana India e la bambina si sforza di comportarsi con contegno e di non far vedere la sua disperazione per il distacco.

Il collegio è diretto da Miss Minci, che riserva subito un trattamento privilegiato alla piccola Sara sia per l’estrema ricchezza del padre, sia per poter consolidare il buon nome dell’istituzione. Fin dall’inizio Sara dimostra di non essere altezzosa e viziata come si aspetta Miss Minci (tranne forse nell’episodio in cui vuole a tutti i costi una bambola non in vendita ma solo per esposizione, perché assomigliante a Priscilla, la sua amica immaginaria) ma di essere gentile e generosa con tutti, non badando affatto al rango sociale: tenterà quindi d’instaurare un rapporto di amicizia anche con Peter, il cocchiere del suo calesse privato, e con Becky, la giovane serva del collegio.

La ragazzina dimostra anche una straordinaria bellezza, raffinatezza e un’eccellente attitudine scolastica che le causerà l’antipatia di Miss Minci, messa involontariamente in ridicolo da Sara, e dell’invidiosa Lavinia, una sua compagna di classe, originaria degli Stati Uniti, abituata fino ad allora a essere ossequiata da tutti, che a confronto con Sara appare inadeguata e goffa.

La cattivissima direttrice continua comunque suo malgrado a trattare Sara con rispettoso riguardo, fino a quando, durante una splendida e costosa festa organizzata dal collegio per il compleanno della ragazzina, giunge l’improvvisa notizia della morte del padre di Sara. E c’è di peggio: il padre, convinto da un amico, ha investito tutti i suoi averi in un’improduttiva miniera di diamanti in India (Golconda, chiamata nell’edizione italiana “Goleonda”), e ora Sara si ritrova sola e senza un soldo. La ragazzina rischia quindi di essere cacciata dal collegio e buttata in mezzo alla strada, ma Miss Minci alla fine deciderà di trattenere Sara per non rovinare la reputazione della scuola.

Da questo momento per Sara cambia tutto: quello che possiede viene venduto per ripagare tutti i suoi debiti e le viene assegnata una lugubre stanzetta in soffitta, accanto a quella di Becky. Ovviamente ora non potrà più frequentare le lezioni, ma dovrà guadagnarsi da vivere: sfruttata come sguattera, le verrà riservato un trattamento durissimo sia da Miss Minci sia dalla servitù del collegio, che scaricherà su di lei tutti i compiti più ingrati…

Il finale

Nell’ultima puntata, andata in onda il 29 dicembre 1985 con il titolo “Arrivederci Sara!”, sta arrivando Natale e Sara vuole incontrare e ringraziare tutte le persone che in quei terribili giorni le hanno fatto del bene. Si recherà anche nella panetteria dove giorni prima aveva comprato cinque panini per poi regalarne quattro ad una bambina affamata, per scoprire che quella ragazzina ora ha una casa ed un lavoro nella panetteria. Ma per Sara è ormai giunto il tempo di partire con il suo nuovo tutore per l’India, anche se promette alle amiche che ritornerà presto.

Il finale del romanzo è leggermente diverso: non vi è la riappacificazione con Lavinia (la sua nemica/amica) e non c’è la ricca sovvenzione al collegio. Sara non dimentica l’estrema indigenza in cui si era trovata durante l’ultimo inverno e farà sì che i bambini di strada di Londra non abbiano più a patire la fame.

Insomma, nel cartone animato finisce un po’ di più a tarallucci e vino, in maniera più felice, rispetto al libro che invece tende a chiudere delle storie in maniera più amara.