Il caso Pantani – L’omicidio di un campione diretto da Domenico Ciolfi con Marco Palvetti, Brenno Placido e Fabrizio Rongione con Francesco Pannofino, Libero De Rienzo, Emanuela Rossi e Gianfelice Imparato. Il film uscito nelle sale come evento speciale solo il 12, il 13 e il 14 ottobre, distribuito da Koch Media ha avuto molto successo. 

“Il pirata” è ancora un personaggio molto amato da tutti, specialmente dopo tutto che gli è successo e i misteri legati alla sua morte. L’unico italiano negli ultimi 30 anni ad aver vinto Giro e Tour nella stessa stagione. Purtroppo i dubbi legati a quella squalifica a Madonna di Campiglio nel 1999 rimarranno sempre. 

Il 5 giugno del 1999 infatti iniziò la sua drammatica parabola discendente, culminata 5 anni dopo con il ritrovamento del corpo del Pirata nel residence Le Rose di Rimini. Quel giorno del 1999, dopo la tappa vittoriosa del giro d’Italia a Madonna di Campiglio, mentre aveva un vantaggio mostruoso in classifica generale di 6 minuti sugli altri, Pantani viene fermato perché il tasso del suo ematocrito risulta fuori norma.

Oggi vogliamo ricordalo con quella sigla cha cantò per il “Giro d’Italia per le reti Mediaset nel 1996 quando non potè partecipare per infortunio, poi vinto da Tonkov. La canzone era una sorta di rap. 

Apro gli occhi e sono su;
il gruppo è lontano
e non lo vedo già più.
pedalo pedalo
e arrivo alla cima:
al Tour e alla Vuelta
penserò domattina.
la rabbia mi mi spinge
e mi porta distante;
in salita e discesa
mi mangio i tornanti.
Dietro e davanti
mi applaudono in tanti.
Vorrei restar sempre così,
in maglia rosa e poi…
In mezzo le moto sorpassano,
la fatica tocca solo a me;
ma ho voluto la bici e adesso…
E adesso pedala!
La bici l’ho voluta io
e tiro la volata ormai.
E adesso pedala!
La bici l’ho voluta io
e tiro la volata ormai…
E adesso pedala!