Marilyn Manson passa al contrattacco e denuncia per diffamazione Evan Rachel Wood. Il rocker americano ha presentato una denuncia alla corte superiore di Los Angeles. Nell’atto Manson, come riporta “Deadline”, ha accusato formalmente la Wood e la sua compagna Ashley Gore per averlo descritto per l’ennesima volta come “uno stupratore, una menzogna maliziosa”. Secondo Manson e i suoi legali si tratta solo di una raffinata macchina del fango tesa a “deragliare una carriera di successo nella musica così come nel cinema e nella tv”.

Sempre secondo il sito statunitense, la denuncia è arrivata dopo che Manson ha visionato Phoenix Rising, un documentario sulla vita e carriera della Wood che sarà presentato in anteprima su HBO a marzo. Nel film sono elencate per filo e per segno tutte le accuse che la Wood rivolto a Manson. Intanto il cantante ha pubblicato sui suoi profili social tutto il documento legale spiegando: “Verrà il momento in cui potrò condividere più sugli eventi dell’ultimo anno. Fino ad allora lascerò che parlino i fatti da soli”. Nella causa vengono fatte quattro denunce: diffamazione, hacking della mail di Warner, furto d’identità e frode.

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“La denuncia è stata depositata per fermare una campagna di attacchi pericolosi e ingiustificati verso Brian Warner”, ha detto l’avvocato Howard King, spiegando: “Anni dopo la fine della relazione con Evan Rachel Wood, lei e l’amica Illma Gore hanno reclutato molte donne e le hanno convinte a confermare accuse false, accuse che sono state sceneggiate da Wood e Gore in persona. HBO e i produttori del documentario erano consapevoli delle loro azioni, ma hanno deciso di procedere comunque. Le prove però sono inconfutabili e questa causa le richiamerà alle loro responsabilità”.