Il film

Parliamo dell’adattamento live action del manga e anime di Ken il guerriero, uscito nel 1995. Destinato unicamente al mercato home video, il film ricevette un’offerta da parte della defunta Orion Pictures per una distribuzione nelle sale cinematografiche statunitensi, che fu però rifiutata perché troppo bassa.

Nei panni di Kenshiro troviamo Gary Daniels e come maestro di Ken abbiamo Malcolm McDowell (per fu il protagonista di Arancia Meccanica, per capirci). Da segnalare nel cast anche Chris Penn (il fratello di Sean, che abbiamo visto ne Le Iene) e Dante Basco (Rufio di Hook).

Il film è stato trasmesso per la prima volta in Italia da Rai 4 in prima visione assoluta il 28 settembre 2014, 19 anni dopo la sua realizzazione, e doppiato in italiano per l’occasione, e col titolo italiano “Il ritorno di Kenshiro“.

La trama


Ken il guerriero è un maestro delle arti marziali della Scuola di Hokuto; vive in un mondo devastato dalla guerra atomica e vaga di villaggio in villaggio alla ricerca dell’amata Julia. Suo avversario è Shin, maestro della Croce del Sud, un formidabile combattente che anni addietro lo ha separato da Julia. Shin impone le sue leggi con la violenza, ovunque passi, saccheggia, uccide e distrugge, spinto da manie di grandezza. Un giorno Kenshiro giunge in un piccolo insediamento e si trova a fare i conti con la violenza di Shin e dei suoi seguaci. Toccherà a lui difendere gli inermi cittadini e riportare la pace…

Commento


Come avete ben capito il film si focalizza sul triangolo amoroso tra Ken, Shin e Julia, alterando comunque la storia originale, tenendo fuori di conseguenza tutti gli altri personaggi storici del cartone.
Il film non è stato recensito da molti critici ordinari; ha invece ottenuto recensioni negative da fan e critici online. È da molti stato considerato di realizzazione estremamente scadente, poiché girato completamente in studio con fondali visibilmente disegnati, con una trama piuttosto alterata rispetto a quella originale e con taluni attori asiatici che parlavano a malapena l’inglese.

Gli effetti speciali per le tecniche di Hokuto e Nanto sono usati raramente. Nessuno esplode sullo schermo, sebbene ci siano dei tentativi poco convincenti che mostrano carne “pulsante”. Le sole scene che sono appena d’effetto sono quelle in cui Shin ferisce Ken. Al di fuori di queste scene, i combattimenti potrebbero essere stati presi da qualunque altro film post-apocalittico.

Le inquadrature e il montaggio cercano di porre rimedio alla goffaggine dei protagonisti: ci può credere forse un ragazzino, o uno spettatore del tutto a digiuno di arti marziali, gli altri resteranno nell’imbarazzo. Il problema dell’opera è proprio quella di essere il film su Ken, rispetto ad un B-movie anonimo: Kenshiro è un fenomeno di costume, e basta nominarlo per suscitare le aspettative dei fan. La loro delusione è comprensibile e motivata. Forse a quel punto sarebbe stato  meglio sbagliare esagerando (con i colori, costumi, musiche ed effetti speciali brutti) piuttosto che fare un film brutto e per giunta col freno a mano tirato.

Vi lasciamo con una clip del film: