In una bella e lunga intervista rilasciata a “Libero“, Massimo Boldi ha ripercorso la sua carriera soffermandosi sulla nascita di uno dei suoi storici personaggi, Cipollino:

“L’invenzione la devo a un lampo di genio di Teo Teocoli: da quando mi chiamò così ad Antenna 3, mi sono divertito come un matto a inventare a questo personaggio battute, scenette e gag. Ma io sono nato così, facevo ridere gli amici dell’asilo e poi ho avuto anche qualche colpo di fortuna, ma di sicuro ho lavorato molto. Certo, non avrei mai pensato di diventare un comico popolare, non era previsto”

Non può mancare una riflessione sul periodo particolare che il mondo intero, ma soprattutto quello dello spettacolo sta affrontando:

“É diventato complicato produrre e distribuire, fra cinema e televisione, chiedono tutti garanzie anche quando è un progetto di Massimo Boldi. Si soffre, altrochè. Soffre tutto quello che è intrattenimento: non solo il cinema, pure i giostrai o i funamboli del circo sono in crisi. La televisione, quella no. E menomale. Per la mia casa di produzione Marifilm è stata una batosta”

La pandemia è stata comunque occasione per riproporre in tv alcuni degli storici film di Boldi e per farlo scoprire ad un pubblico nuovo:

“Durante la pandemia hanno riproposto molti dei miei quasi 70 film. Ho avuto un riscontro molto positivo, i vecchi fan si sono divertiti, le nuove generazioni hanno conosciuto un comico nuovo che li fa molto ridere, mi ha fatto molto piacere. Mi piace pensare che con il mio lavoro sono riuscito a dare al popolo chiuso in casa momenti di serenità e un sorriso. I miei film sono veramente comici, chi incontro per strada sa le battute a memoria, e sono passati trent’anni o anche di più”.

Non manca un “pensiero” a chi, negli anni, lo ha accusato di aver fatto film di basso livello:

“Me ne frego, perchè il pubblico ti ama così, ti vuole bene, ed è soddisfatto quando esce dal cinema. E in tv fa salire lo share”.