Il cantante Massimo Ranieri, nel corso di un’intervista su Rolling Stone Italia, si racconta e a proposito della rivalità con Gianni Morandi dichiara:

“Un tempo è stata vera, ma avevamo anche 45/50 anni di meno. Eravamo come Bartali e Coppi: una rivalità bella, ci spronavamo a fare meglio. Ogni volta che incidevo una canzone pensavo a cosa stesse facendo lui. Poi ci ritrovavamo al Teatro delle Vittorie per Canzonissima e ci divertivamo davvero tanto, passavamo i pomeriggi a giocare a scopa…”.

E poi prosegue, parlando anche di Morgan:

“Lui è un grande musicista e un intellettuale della musica, la sua immensa e sconfinata ammirazione verso di me mi colpisce molto. In due edizioni di ‘Sogno e son desto’ l’ho invitato sempre perché è intelligentissimo, spiritosissimo, profondissimo e conosce tutto. E poi Marco è musica, è splendido”.

Massimo Ranieri ricorda il primo incontro con Morgan:

“Per puro caso venne a trovare Mauro Pagani mentre registravo uno dei miei dischi napoletani. Mi disse che ero uno che cantava sul serio, lo ringraziai, e quando andò via dissi a Mauro che non mi aspettavo fosse così. Lo stesso Mauro sottolineò la sua sensibilità. Così, ogni volta che andavo a Milano lo chiamavo per un caffè, ma poi per i suoi mille impegni, non veniva mai…”.

E poi aggiunge:

“C’è un rapporto bellissimo che trasuda affetto da entrambe le parti. Lo penso spesso e quando lo vedo in tv mi fermo a guardarlo: provo tenerezza e verso di lui ho una stima infinita”.

Fonte: Rolling Stone Italia