Ospite di “Oggi è un altro giorno”, Michele Placido ripercorre la sua vita, lasciandosi andare ai ricordi e raccontando un aneddoto inedito legato alla sua gioventù. L’attore e regista visse una forte vocazione religiosa che lo portò a 9 anni a frequentare un collegio dei frati, dal quale, poi, fu cacciato:

“Mi piacevano i racconti di mio zio missionario e l’idea era quella di portare anche io aiuto e soccorso proprio come lui. Ad un certo punto scoprirono che io avevo un relazione sentimentale con una suora, a 13 anni”.

La suora si chiamava Antonietta, era di Avellino ma, come ha avuto modo di sottolineare Michele Placido, si trattava di un amore platonico e niente di più, anche se questo gli costò comunque l’espulsione dal seminario:

“Comunicavamo attraverso la ruota, dove portavamo la biancheria da lavare e lei una volta mi fece trovare un panino col salame. Mi diceva che avevo bisogno di mangiare e parlammo un po’, quella era la relazione, ma era una suora di clausura e non si poteva fare“.

Il regista racconta anche cosa gli veniva detto in confessione:

“Una volta, in una confessione, il mio confessore che mi voleva tanto bene entrò in certi particolari. Mi diceva che dovevo diventare missionario, che non dovevo commettere atti impuri. Ma a 9 anni vai a sapere cosa significava atti impuri, atti puri”.