E’passato un anno da quando Paolo Villaggio ci lasciava…la moglie del ragioniere, compagna di set dell’attore scomparso un anno fa, sarà protagonista dell’omaggio a lui dedicato oggi in cui saremo presenti leggendo ‘Il secondo tragico libro di Fantozzi’:




“La battuta più bella è quella di cui Paolo era fiero di aver scritto. Pina che gli dice: ‘Ti stimo tanto”

In un intervista a Repubblica descrive il suo personale ricordo con l’attore. 




“Certo che me lo ricordo. Con Paolo ci conoscevamo già, ma quel giorno del 1980 lui mi telefonò e mi disse di andare da lui. Pensai volesse propormi qualcosa di lavoro, mai la Pina. Era il terzo film di Fantozzi. Liù Bosisio, che fino ad allora le aveva dato il volto, non so perché aveva lasciato. Così la moglie paziente, brutta e tenace del ragionier Ugo Fantozzi divenni io. E oggi posso dirlo con sicurezza: far parte di quel mondo ‘fantozziano’ è stata una gioia, una gioia avere avuto un lungo sodalizio con Paolo che non oso chiamare anche un amico, ma forse lo era davvero”.




 Io sarò sempre grata a Paolo per avermi offerto quel personaggio. Non mi spiegò mai perché scelse proprio me. Ricordo che subito mi disse: ‘Milena, non illuderti. Devi dimenticarti ogni velleità femminile, di essere un’attrice carina o seducente’. Ma non mi dispiacque affatto. Ogni volta che si affronta un personaggio lo si crea. E a me è sempre sembrato un cartone animato, come Fantozzi d’altronde. Anche per questo, nonostante abbia fatto tra cinema e teatro tante cose importanti, non mi dispiace essere conosciuta e ricordata soprattutto per la Pina che ha aperto tante emozioni dentro di me. Anche Paolo mi diceva: ‘Potresti fare altre cose tu’, ma io molto convinta e sinceramente gli rispondevo: ‘No’. Sì, sono veramente contenta di questo sodalizio con Paolo”.




“Del ragionier Fantozzi penso che sia stato un personaggio affascinante perché ha disegnato con tutta quella sua esagerazione, l’immagine universale del perdente, che ci tocca tutti. Fantozzi è stata una maschera che fa ridere, pensare, commuove e irrita. È un meraviglioso clown”.