Abbiamo avuto l’onore e il piacere di fare due chiacchiere con Edoardo Stoppacciaro, nostro amico e sostenitore della pagina Noi degli 80-90 nonché doppiatore e attore in grande ascesa (tra le sue voci doppiate più note quelle di Robb Stark ne Il Trono di Spade, Cesare Borgia ne I Borgia, Ori in Lo Hobbit).

Edoardo ci ha parlato dei suoi inizi, del suo percorso accademico nel mondo del doppiaggio, degli incontri che hanno segnato la sua carriera e soprattutto di una delle sue più grandi passioni, il mondo dei Ghostbusters, tale da portarlo a creare e ideare “Real!” un suo personale film sugli Acchiappafantasmi, in uscita, se tutto dovesse andare bene, quest’anno. 

Vi proponiamo qua la nostra intervista: 

 

“Come hai iniziato la tua carriera di doppiatore/attore?”

“È iniziata a Viterbo, la città dove sono nato e cresciuto. Mi sono avvicinato al mondo del teatro quando avevo nove anni: mia madre mi convinse ad andare ad una riunione preliminare in una scuola di teatro. Io ero molto timido e pigro, anche titubante all’inizio. Ma da lì in poi è cominciata ‘la malattia’ per la recitazione e continuai fino alla maturità. La scuola si chiamava “Teatro di Carta”, poi è diventata anche una vera e propria compagnia teatrale. Nel frattempo avevo cominciato a lavorare anche con altre compagnie di Viterbo, ma dopo la maturità dovetti smettere perché decisi di andare a studiare Giurisprudenza a Roma. Ancora una volta lo zampino di mia madre mi spinse a fare un provino per entrare all’accademia “Tuttiinscena” diretta da Claudio e Pino Insegno, dove si studiavano materie come recitazione, canto, danza e doppiaggio, quest’ultimo insegnato da Massimo Giuliani. Il provino andò bene e mi presero, così mi buttai a capofitto rinunciando agli studi di giurisprudenza. Dopo cinque anni cominciai a lavorare con Massimiliano Alto, dato che cercava doppiatori disposti a fare qualche turno, e mi propose di essere la voce di Emile nel cartone Pixar Ratatouille. Esordire con un film Pixar poteva essere un rischio, quindi mi fecero fare un secondo provino e poi un terzo di tre ore con una supervisor di Los Angeles. Andai bene e mi presero. Questo è stato il mio primo provino importante di cinema che abbia fatto e.. che sudata!

 

 

 

 

“Hai mai incontrato qualcuno degli attori che hai doppiato?”

“Mi è capitato una volta. Ho avuto la fortuna di doppiare un personaggio de I Borgia, una serie che mi piacque tantissimo in quanto vero appassionato di storia italiana. Io ero la voce di Cesare Borgia, interpretato da Mark Ryder, e quando scoprii che la troupe e il cast erano a Viterbo per girare la seconda e terza stagione, mi avvicinai al set. Lui non doveva nemmeno esserci, ma per puro caso era passato di lì dopo una lezione di equitazione. Ci presentarono e ci fecero anche un’intervista attore/doppiatore, nella quale commentavamo le versioni doppiate nelle varie lingue. Si è mostrato un ragazzo molto gentile e umile, dicendomi che la versione italiana gli era piaciuta tanto, perché avevo una voce più potente della sua. La versione francese, invece, la riteneva troppo delicata! Un grande attore comunque, sul set era una macchina da guerra.

 

 

 

“A quale personaggio che hai doppiato sei particolarmente legato?”

“Un pezzo di cuore sta con Emile di Ratatouille, in quanto è stata la mia prima prova importante e motivo di grande crescita personale. Poi c’è Cesare Borgia, con il quale mi ci sono immedesimato molto. Quello al quale sono rimasto più affezionato, però, è Robb Stark. Non ho mai conosciuto l’attore, Richard Madden, anche se l’ho doppiato in un altro paio di occasioni. Pensate che è stato così carino da farmi una dedica per il mio matrimonio, quando un mio amico era sul set de I Medici in Italia, gli disse che mi conosceva e lui mi dedicò un simpatico video facendomi le congratulazioni. 

 

“Con quali grandi doppiatori del passato hai avuto la fortuna di condividere il leggio e quali stimi di più?”

Ho avuto la fortuna di condividere il leggio con i doppiatori di Ghostbusters, ad esempio Sergio Di Giulio, Mario Cordova Renato Cortesi.

Per quanto riguarda i nomi che reputo mostri sacri del doppiaggio e che ho timore persino a pronunciare direi Peppino Rinaldi, forse il migliore di sempre, oppure Oreste Rizzini. Loro sono maestri di levatura impareggiabile. 

Ebbi la fortuna di conoscere Oreste nel 2007; io ero ancora molto piccolo e acerbo, ma mi fu presentato da Massimo Lodolo, che gli parlò di me. Oreste disse che gli sarebbe piaciuto collaborare, ma proprio quel giorno era il suo ultimo turno di direzione, poi avrebbe ricominciato a dirigere dopo Natale. Ricordo che mi disse “Tu ritorna qui quando sarà e ricordami che ci ha presentati Maria Rosa Lodolo”. Non ho mai più avuto modo di chiedere perché avesse detto Maria Rosa,  perché poi purtroppo si ammalò e morì nel marzo successivo. 

 

“Parliamo ora del tuo progetto REAL!, frutto della tua grande passione per il mondo dei Ghostbusters. Com’è nata l’idea e come l’hai portata avanti?”

È iniziato come un sogno che avevo da bambino, dato che sono cresciuto vedendo la serie animata The Real Ghostbusters e mi ero fin da subito innamorato delle voci dei doppiatori, che poi ho ritrovato nei film. Ho iniziato ad amare il doppiaggio proprio per loro e l’amore e la passione per questo franchise non si sono mai fermati. Il me piccolino sognava di fare il suo film sui Ghostbusters, ma ovviamente ti rassegni presto al fatto che non si può fare per quanto è difficile. Il tutto si è sbloccato quando ho compiuto 30 anni e la mia allora fidanzata (ora moglie) Sara, mi fece una sorpresa assurda regalandomi un grosso zaino protonico. Io avevo da poco comprato casa, e lei mi disse che mi aveva fatto un regalo proprio per inaugurarla. Trovai questo paccone incartato, mi metto a strappare ed esce la scatola di un piatto doccia. Contento lo stesso, lo apro e dall’imballo esce un tubo che ho subito riconosciuto. Mi metto a piangere, sembravo un bambino. Non so bene perché ma il fatto di avere uno zaino protonico è stato il lasciapassare per il film, sentivo che era arrivato il momento di farlo.

Ho iniziato a pensare alla storia, in poco più di una settimana ho buttato giù il soggetto, poi ho trovato gli altri due protagonisti oltre me, Marco Fumarola e Fabio Cavalieri, e in un mese era pronta la prima bozza di sceneggiatura. Nata come una piccola cosa, col tempo il progetto è cresciuto perché ho trovato interesse anche da altre persone, quindi siamo passati dall’idea di un fan film a qualcosa di più professionale, un film vero e proprio portato avanti da persone esperte. C’è stata una riscrittura, eseguita insieme a Valerio Albasini Di Giorgio e il mio co-regista Cristian Calabretta, abbiamo creato collegamenti con i due vecchi film e abbiamo perfino chiamato i doppiatori originali che ci hanno regalato dei camei. Dietro c’è anche tutto un lavoro di CGI che sta lavorando molto bene, grazie a Marco Tudini che vanta un ottimo curriculum. Vedrete che fantasmi!

La storia di “REAL!” racconta di tre amici che si ritrovano a prendere in affitto una casa infestata nel cuore di Roma. Grazie all’aiuto di due professori (“voci” note agli amanti della saga), rimetteranno mano all’attrezzatura ideata da Egon Spengler e Ray Stantz e, senza essere minimamente preparati (e forse neanche pienamente coscienti), affronteranno una minaccia collegata alla Porta Alchemica di piazza Vittorio Emanuele. 

La parte un po’ tosta, ovviamente, è stata il budget: l’unico modo, anche solo per poter utilizzare il logo, era fare un progetto senza scopo di lucro, quindi senza ricavi. Abbiamo attivato due campagne di crowdfunding, la prima accantonata quasi subito per il caso del fan film “Axanar” su Star Trek al quale la Paramount fece causa per 2 milioni di dollari. In seguito abbiamo deciso di provare a diventare parte della famiglia Ghost Corps, la società fondata da Dan Aykroyd e Ivan Reitman in seno alla Sony Pictures che coordina tutte le produzioni con marchio Ghostbusters e gestisce il rapporto con i fan. Dopo 9 mesi ci hanno accettato e ci hanno rilasciato l’attestato firmato da Reitman stesso con il titolo “Real” Welcome to Ghost Corps

Abbiamo fatto un’altra campagna crowdfunding solo italiana che è andata molto bene e il 24 giugno 2017 abbiamo battuto il primo ciak a Roma. Le riprese, alternate tra Roma e Viterbo, sono durate 25 giorni. Per quanto riguarda la distribuzione, organizzeremo varie proiezioni, con una prima in un cinema di Roma. Punteremo sull’online, infatti metteremo il film in streaming su un sito e magari faremo dvd per amici e parenti e chi ha partecipato alla colletta.

Il tutto dovrebbe essere pronto a fine estate, quindi speriamo che possa uscire entro l’anno. Se le cose dovessero rallentare per un motivo o per un altro, credo che prenderò sul serio l’idea di rilasciarlo proprio in occasione del 35° anniversario dell’uscita del primo Ghostbusters in Italia, a gennaio. 


Ringraziamo di cuore Edoardo per la sua disponibilità e gli auguriamo un grande successo. Ovviamente vi terremo aggiornati su tutto ciò che riguarda REAL! e se siete curiosi di vedere che fine hanno fatto i nostri cari Acchiappafantasmi, sapete cosa guardare!