SINOSSI

MOLLY’S GAME è basato sulla storia vera di Molly Bloom (Jessica Chastain), una giovane e carismatica speranza olimpica dello sci, costretta ad abbandonare lo sport dopo una grave lesione fisica. Molly, dopo gli studi di legge, ottiene un lavoro estivo che la introduce a una nuova impresa, in cui sono necessarie disciplina e energia simili a quelle per lo sport: scalare il mondo più esclusivo e ad alto budget del poker clandestino. I grossi portafogli delle stelle di Hollywood, dei giganti dello sport e degli affari le regalano una decade di sfarzi, successo e glamour, ma attirano anche le attenzioni sbagliate quando, senza esserne a conoscenza, mette al tavolo da gioco dei membri della mafia russa. La sua scia fortunata si arresta bruscamente quando viene arrestata in piena notte da 17 agenti dell’FBI che imbracciano armi automatiche. Costretta ad affrontare le accuse a suo carico, diventa suo unico alleato il suo avvocato difensore (Idris Elba), riluttante all’inizio, e che invece scopre che c’è molto di più in Molly Bloom di quello che le volgari storie da tabloid rivelano.

RECENSIONE

Il film in questione è veramente un buon prodotto. Vi parla un giocatore professionista di poker che ha visto tanti film nel corso degli anni ambientati sul mondo del gioco d’azzardo ma che, a parte THE ROUNDERS, non hanno sortito l’effetto sperato. A cominciare dalla rappresentazioni delle mani di gioco che in alcuni film come CASINO ROYALE e LUCKY YOU erano proprio girate male, con attori che puntavano cifre impossibile nel piatto. In questo film invece l’aspetto pokeristico è delineato alla perfezione, in primis con i termini giusti, con le mosse giuste e sopratutto con la rappresentazione della psicologia del giocatore descritta in maniera impeccabili. Il giocatore occasionale è un uomo che vuole sempre giocare, non si rende conto della sua bravura mentre quello professionista sa quando è il momento di agire, sa quando è il momento di smettere. Il “tilt”ossia la voglia di rifarsi è un elemento importante che ci accompagna nella parte centrale del film. A parte l’aspetto pokeristico, la storia è di una brillante ragazza che passa costantemente dall’esaltazione a un insuccesso, risalendo sempre la china e mettendosi sempre in discussione e questo è un insegnamento vitale per ognuno di noi perchè come diceva Churchill

Il successo consiste nel passare da un fallimento all’altro senza mai perdere l’entusiasmo

Difronte a un mix di avventura e gioco d’azzardo la prestazione del cast è notevole. Idris Elba fornisce quella base di intellettualità al personaggio, in questo caso un avvocato dedito alla causa, che va a compensare l’aspetto ludico del film. Kevin Costner invece è paterno e vederlo in ruoli da anziano per noi degli 80-90 fa un effetto alquanto strano ma il tempo passa per tutti. Il film è altamente consigliato.