La notizia di ieri sera riguardo lo schianto di un elicottero con a bordo il campione di basket Kobe Bryant, sua figlia di tredici anni e altre sette persone ha scosso il mondo intero. Non si può non rimanere sconcertati e affranti di fronte a questo tremendo accaduto che ha portato via nove vite, tra cui quella dell’amatissimo Kobe.

Le cause dell’incidente

Dalle fonti dei media americani, cerchiamo di apprendere quali sono state le cause e i motivi dell’incidente. 

Secondo i dati del tracker di volo dell’elicottero riportati da TMZ, in prossimità dello zoo di Los Angeles il velivolo ha incontrato le prime difficoltà a causa della nuvolosità e della nebbia. A quel punto il pilota ha deciso di volare a un’altitudine molto più bassa della norma per evitare problemi, in attesa che la foschia si schiarisse (circa 260 metri dal suolo). La collina contro cui l’elicottero si è schiantato è alta circa 500 metri e secondo diverse fonti riportate da TMZ questa sarebbe la ragione dello schianto, avvenuto, si presume, a circa 300 km/h.

 

Come confermato anche da ESPN, intorno alle 9.30 della mattina l’elicottero aveva segnalato i problemi alla torre di controllo,  preoccupata dal fatto che il velivolo stesse girando in tondo da un quarto d’ora. Dopo qualche minuto di guida sotto le indicazioni dei controllori a terra la situazione non era migliorata: l’elicottero infatti ha incontrato un altro denso banco di nebbia, decidendo così di cambiare ancora una volta direzione. Una manovra critica, arrivata nei pressi delle colline che ha portato a una brusca variazione dell’altitudine (da 500 a 360 metri) e il successivo schianto contro la collina di Calabasas – nell’area a nord di Los Angeles.

Per ora, tra le vittime accertate, oltre a Kobe Bryant e sua figlia Gianna, anche la compagna di squadra di Gianna, Alyssa Altobelli, insieme ai suoi genitori John e Keri, e Sarah Chester e la figlia Payton, tutti diretti alla Mamba Academy per assistere ad una partita. 

 

Fonte: Sky Sport