Intervistato da “Tgcom24”, in occasione dell’uscita del nuovo album degli Articolo 31 “Protomaranza”, in uscita il 10 maggio, J-Ax traccia un profilo del Rap in Italia in relazione agli ultimi anni:

“Il rap si è preso tutto perché semplicemente è la musica più bella da ascoltare, da ballare, che fa pensare. Il rap ha spaccato perché non c’è più un cartello di addetti ai lavori che decide che questo disco tu non lo puoi sentire, quindi c’è più libertà. Adesso a controllare il mercato sono i dodicenni, sempre meglio di un cartello di stronzi che fanno lavorare solo chi dicono loro… saremo in una situazione ottimale fra venti-trent’anni…Non credo che la classifica dei dischi rappresenti veramente il consumo di musica nel nostro Paese: penso che un dodicenne abbia più tempo per ascoltare musica di un impiegato, in più quelli della mia età hanno smesso di comprare i Cd e non usano le piattaforme… Quindi tra venti, trent’anni avremo una situazione dove anche i cinquantenni useranno le piattaforme e sarà un po’ più rappresentativa…”

Per quanto riguarda la situazione attuale in Rai sulla libertà di informazione, il cantante non ha dubbi:

“Penso che nella nostra televisione c’è una bolla che sta implodendo, oggi se non dai la possibilità a Scurati di fare il suo monologo, lo può mettere su YouTube e siamo tutti a posto. La tv è autoreferenziale. Sopravvivono solo “Amici” e Fabio Fazio che hanno un loro pubblico enorme, ma la tv è un media morente, in tutti e tre i poli si sono chiusi in una bolla, a volte vedo gente in posizione di potere che non sa cosa è Twitch e non conosce l’inglese”.